Giorgia Meloni - fonte_Ansa - inchiostroverde.it
Tagliato l’assegno pensionistico, tutto avverrebbe per un errore del governo che manderà sul lastrico migliaia di italiani.
Una vera e propria bufera sarebbe quella scoppiata delle pensioni italiani, che si potrebbero vedere improvvisamente il proprio assegno mensili tagliati in maniera netta. Una notizia questa che scatena panico e rabbia e che ancora una volta solleva le discussioni per quello che riguarda la tutela dei diritti dei nostri pensionati.
Nei prossimi mesi ci sarà la decurtazione automatica e il motivo sarebbe un presunto terrore amministrativo che purtroppo andrà a influire sul benessere della cittadinanza, portando molti italiani sulla soglia della povertà.
Sappiamo bene quanto l’argomento pensionistico sia sentito nel nostro paese e quanto effettivamente se ne discuta per via di importi sempre troppo bassi rispetto a quelli degli altri paesi in Europa e nel mondo. Ancora una volta però ci distinguiamo per un record assolutamente negativo.
Cerchiamo allora di comprendere cosa è successo e se c’è un modo per evitare la decurtazione.
Assegni pensionistici che sono spesso già all’osso, ormai da anni si è di aumentarli, ma invece di innalzare gli importi si finisce per aumentare solo l’età pensionabile. Anche quest’anno si è discusso a lungo sulla possibilità di portare la pensione un pochino più avanti. In un’Italia che ha una crescita quasi pari a zero, riuscire a pagare le pensioni potrebbe diventare estremamente complesso. Proprio per questo motivo il governo cercano una soluzione e troppo spesso la trova nel taglio dei cedolini pensionistici.
Ma questa volta gli importi inferiori che verranno erogati, sono dovuti a tutt’altro, a una concessione indebita che il governo aveva compiuto alcuni anni fa e che adesso deve recuperare. Sembra che ci sarà un prelievo mensile di 50 € dalle pensioni di alcuni cittadini, ma non è così semplice come in molti cercano di farlo essere. Innanzitutto è importante spiegare che il taglio non riguarda tutti i pensionati, ma solo una fascia.
Quello a cui ci si riferisce non è un nuovo taglio, ma qualcosa che era già stato previsto dalla legge. Qualcuno ricorderà il bonus una tantum che era stato erogato nel 2022 degli importi di 150 o 200 €. Questi aiuti economici erano stati introdotti per andare a compensare l’aumento della vita e vennero accreditati in maniera automatica. Purtroppo però, e non è la prima volta che succede, degli accrediti sono stati sbagliati e tale bonus è stato ricevuto anche da chi non ne aveva diritto. Quindi, come annunciato già in passato, l’Inps avrebbe provveduto a riappropriarsi dell’indebito misura concessa.
La cifra da restituire oscilla tra i 200,03 € e i 150 € totali e il recupero riguarderà solo una parte limitata dei pensionato e non l’intera platea. Occorre poi considerare che nel mese di giugno ci saranno anche degli aumenti sulle maggiorazioni sociali per i pensionati a basso reddito con il trattamento minimo che arriva a 747,84 €.
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