Aggiornamento Garlasco | Troppi errori: ecco perché il caso è stato riaperto

Per la legge si è deve essere colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio, ma se le indagini sono piene di errori cosa succede?
Il caso Poggi sta rimbalzando in Tv, sui social e sui giornali pieno di colpi di scena. Ogni giorno una news viene aggiunta a quanto sentenziato dal tribunale.
Si è arrivati a parlare di pedofilia, sette, sicari, politici e corruzioni. Le teorie abbondano e le discussioni proliferano come vespe autoalimentate dal caos.
Per ora l’unico colpevole con sentenza in giudicato è Alberto Stasi. A cui si aggiunge il nuovo indagato per “concorso in omicidio”, Andrea Sempio. Poi ci sono le potenziali armi delle delitto ritrovate nel canale a Tromello vicino alla casa della nonna delle Cappa e il DNA richiesto a molte persone.
In questa Twin Peaks, sta diventando complesso comprendere cosa sia successo a Chiara davvero, bisogna chiedersi come mai 18 anni dopo, la procura riapre le indagini e cercare di comprendere come mai ci sia così tanta confusione.
Errori su errori
Bisogna conoscere quali siano gli elementi dubbi per gli inquirenti, per cui hanno deciso di riaprire questo caso. Si sono concentrati su Sempio, per capire se abbia potuto uccidere Chiara in concorso con terzi. Ci sono tracce di DNA sotto le unghie di Chiara che potrebbero essere ricondotte a Sempio. Tuttavia i genetisti discordano.
Non si può datare il DNA, quindi non si può sapere se sia stato lasciato proprio il giorno della morte o prima. Questo non è l’unico elemento che ha reso il ragazzo sospettato. Esiste lo scontrino del parcheggio esibito come alibi, che invece potrebbe appartenere alla madre di Sempio.

Dubbi e incertezze
La famosa impronta 33 attribuita a Sempio è una traccia palmare parziale, ma anche in questo caso non è databile non si può stabilire che sia stata lasciata quel giorno. Esiste, inoltre, un post di Andrea il giorno della condanna di Stasi che è stata reputata bizzarra. ” L’essenziale è invisibile agli occhi, non dimenticare il mio segreto”.
Va sottolineato che in questo caso ci sono state molte noncuranze sin dall’inizio ed è per questo che ancora oggi non è possibile stabilire molte cose con certezza. I reperti sono stati presi in custodia in ritardo, i militari sono entrati in casa senza calzari, il corpo di Chiara è stato tumulato il 18 agosto, per poi esser riesumato, dato che non avevano preso le impronte digitali. Ed inoltre il corpo non è mai stato pesato, elemento importante in un referto autoptico. Quindi come vedete troppi errori.