BPM regala soldi, guadagni 23.000€ con il Bond che sta bruciando ogni record: la rendita reale che ti fa smettere di lavorare | I soldi sono già partiti

Importantissime novità da parte di BPM: con i nuovi Bond potresti guadagnare fino a 23.000 € in pochissimo tempo… ecco di cosa si tratta nello specifico.

In occasione della pubblicazione di articoli precedenti, abbiamo avuto modo di parlare delle tante opportunità che sono state messe a disposizione degli italiani in tema di investimenti.

Tra i piani di investimento più famosi troviamo sicuramente i buoni fruttiferi di Poste Italiane, facili da sottoscrivere anche con un capitale iniziale minimo. Ma a quanto pare anche BPM ha deciso di fare sul serio, mettendo in campo una proposta che sta letteralmente facendo gola a molti investitori: i nuovi Bond AT1.

Un esempio concreto per capire meglio quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio da questi nuovi titoli: ecco perché sempre più contribuenti stanno valutando seriamente la possibilità di investire per tutelare il proprio futuro.

Basta davvero poco per accedere all’opportunità offerta da BPM. Vediamo meglio di cosa si tratta.

BPM regala davvero tanti soldi: preparati a guadagnare oltre 23.000 €

Come abbiamo avuto modo di spiegare, negli ultimi anni sono state lanciate numerose forme di investimento pensate per i contribuenti desiderosi di far crescere i propri risparmi nel tempo. E in queste ultime settimane, a riscuotere un grande successo, troviamo proprio il Bond AT1.

Si tratta di obbligazioni subordinate emesse da banche che includono parte del loro capitale, progettate per assorbire eventuali perdite in caso di difficoltà finanziarie. L’incentivo messo in campo da BPM è rivolto prevalentemente a investitori istituzionali: le obbligazioni sono emesse con una cedola fissa al 6,25% fino al 27 novembre 2023, pagabile semestralmente, come riportato anche dal sito Money.it.

In cosa consiste il nuovo incentivo BPM?

Come spiegato nel dettaglio dalla fonte citata, il Bond AT1 prevede una riduzione temporanea del valore nominale nel caso in cui il coefficiente CET1 a livello consolidato o individuale dovesse scendere al di sotto del 5,125%. Inoltre, la cedola verrà ricalcolata tenendo conto del tasso swap in euro a cinque anni a partire dalla data di ricalcolo prevista.

Interessante anche la distribuzione della partecipazione: secondo le fonti, il 69% dell’operazione è stato sottoscritto da fondi di investimento (fund manager), seguiti da banche e investitori istituzionali. Per quanto riguarda la provenienza geografica, il 30% degli investitori è italiano, mentre il 25% arriva dal Regno Unito, il 17% dalla Francia, e il restante da altri paesi esteri. L’operazione contribuisce dunque a mantenere una struttura patrimoniale solida e ottimizzata. Per ulteriori informazioni, è sempre possibile rivolgersi agli sportelli BPM di riferimento. Un’occasione importante per rivedere le proprie strategie finanziarie e, perché no, cambiare davvero il proprio futuro economico.