Batosta benzina, Salvini annuncia i nuovi prezzi: le accise aumentano il costo del 35% | Situazione drammatica, per fare il pieno ora è troppo tardi

Ancora una nuova bastonata sulla benzina: Matteo Salvini di nuovo nel mirino, le accise aumenteranno ancora.
Nelle ultime settimane si è parlato molto del nuovo Codice della Strada, che vede Matteo Salvini come protagonista indiscusso. Il ministro ha infatti richiesto un riesame di tutti gli autovelox installati in Italia, in particolare quelli posizionati prima del 2017, per verificarne la conformità.
Ma non è tutto. Gli automobilisti italiani non devono confrontarsi solo con nuove sanzioni e regole più severe imposte dal Codice della Strada, ma anche con il caro benzina, che da qualche anno rappresenta un problema sempre più pesante.
Proprio per questo, le notizie che annunciano un nuovo aumento dei costi del carburante sono vissute come un vero e proprio fardello, che aggrava ulteriormente la condizione economica di molti cittadini.
Non a caso, gli sviluppi più recenti stanno alimentando timori e tensioni, accendendo il dibattito nella stampa nazionale e tra gli automobilisti.
Bastonata sulla benzina: italiani nel caos
Negli ultimi tempi si è tornati a parlare con insistenza dei costi del rifornimento di benzina. Sempre più italiani si dichiarano scoraggiati dai rincari continui e cercano soluzioni alternative, come passare all’auto elettrica o preferire i mezzi pubblici per ridurre l’utilizzo dell’auto privata.
Ad alimentare ulteriori preoccupazioni c’è il tema delle accise sui carburanti, per cui il governo ha avviato un processo, della durata prevista di cinque anni, volto ad allineare gradualmente le accise sulla benzina e sul gasolio.

Accise in aumento oltre il 35%: caos ai distributori
Secondo quanto riportato da Hdmotori.it, dal gennaio 2000 ad oggi le accise sulla benzina sono aumentate di oltre il 35%, passando da 0,527 a 0,713 euro al litro, con un rincaro totale di 0,186 euro. Anche il diesel ha subito un incremento significativo: le accise sono passate da 0,388 a 0,632 euro al litro, con un rincaro del 62%, pari a 0,244 euro. Questi numeri pongono l’Italia al settimo posto in Europa per peso fiscale sulla benzina e addirittura al secondo posto per le accise sul gasolio.
Inoltre, mentre il prezzo del diesel è aumentato di 1,5 centesimi alla pompa, quello della benzina non ha registrato cali, provocando nuove polemiche. Per questo motivo, la Guardia di Finanza sarebbe già intervenuta per verificare quanto sta accadendo, mentre Codacons ha presentato un esposto a ben 104 procure della Repubblica in tutta Italia, chiedendo di avviare indagini urgenti per accertare eventuali anomalie e responsabilità nel mercato dei carburanti.