Tasse congelate fino a 10 anni, puoi smetterla di pagarle subito se hai difficoltà economiche | La riforma che salva le tasche e vai in vacanza

Tasse congelate per 10 anni - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Tasse congelate per 10 anni – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Tasse congelate all’improvviso fino a 10 anni: finalmente possiamo smettere di pagarle subito, prendercela con più calma e magari prenotare le vacanze tanto desiderate.

Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in articoli precedenti, infatti, la primavera rappresenta il periodo dell’anno in cui tutti gli italiani sono chiamati al pagamento delle tasse.

Non parliamo soltanto della dichiarazione dei redditi o delle imposte previste per i lavoratori autonomi, ma anche di tanti altri appuntamenti importanti ai quali dobbiamo fare attenzione se vogliamo restare in regola con il fisco.

Sono molti gli esempi a cui possiamo fare riferimento: l’IMU, il bollo autoTari e una lunga serie di tasse che spesso generano un forte stato di stress nei cittadini, già preoccupati su come gestire i propri guadagni mensili per far fronte a queste spese.

Ecco perché la possibilità di congelare il pagamento delle tasse per un periodo fino a 10 anni rappresenta un’opportunità molto importante, da cogliere al volo e, per certi versi, indispensabile.

Pagamento delle tasse congelato fino a 10 anni: cosa sta succedendo?

La risposta a questa domanda dipende da molti fattori, soprattutto dal tipo di tassa in questione. Un esempio pratico è il bollo auto, che normalmente si paga in un’unica soluzione ed è gestito dalla Regione, ma dal 2025 potrebbero esserci importanti novità. I possessori di auto che hanno un conto PayPal possono impostarlo come metodo di pagamento predefinito sull’applicazione IO o sul servizio ACI Bollettanet, e richiedere la rateizzazione del bollo in tre rate senza interessi.

Anche la Tari, la tassa sui rifiuti, può essere rateizzata, ma in questo caso bisogna valutare caso per caso. Il pagamento dilazionato del bollo auto non prevede molte restrizioni, mentre per la Tari la possibilità di rateizzazione dipende dalla situazione specifica del richiedente.

Tasse congelate per 10 anni - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Tasse congelate per 10 anni – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Rateizzare le tasse per salvare le vacanze

Per quanto riguarda la Tari, come sottolineato dal sito Brocardi.it, possono richiedere la rateizzazione gli utenti a cui è già stato concesso un bonus sociale o che versano in condizioni economiche disagiate, secondo i criteri stabiliti dall’ente di riferimento. Un dettaglio importante: l’addebito rateale deve corrispondere almeno al 30% del valore medio dei documenti di riscossione degli ultimi due anni.

Ulteriori rateizzazioni sono concesse a nuclei familiari con un ISEE non superiore a 8.265 €, a famiglie numerose con un reddito inferiore a 20.000 €, o a beneficiari di reddito o pensione di cittadinanza. Per l’IMU, invece, il contribuente può richiedere una rateizzazione fino a un massimo di 72 rate. Tuttavia, se l’importo supera i 6.000 €, il periodo minimo di rateizzazione non può essere inferiore a 36 rate, e occorre comprovare lo stato di temporanea difficoltà economica. Infine, ma non meno importante, leggete sempre con attenzione le scadenze e i termini di prescrizione delle tasse in questione: sia IMU che Tari si prescrivono dopo 5 anni, dopodiché non saranno più dovute.