Blocco automatico a 70 anni – Ti tolgono il diritto di guidare anche se hai la patente in regola | Devi fare un aggiornamento obbligatorio

I cittadini italiani che hanno compiuto settant’anni devono temere questa nuova legge: una volta raggiunta questa età, si rischia seriamente di perdere il diritto alla guida.
Nel corso delle ultime settimane si è tornati a parlare con insistenza del nuovo Codice della Strada, di casi in cui è intervenuta la giurisprudenza, compresa la Corte di Cassazione, e delle sanzioni amministrative diventate progressivamente più severe.
Ma il discorso non si ferma qui, il nuovo Codice della Strada ha infatti dedicato ampio spazio anche alla gestione delle pratiche di rinnovo della patente, con particolare attenzione ai limiti imposti per età e alle nuove modalità operative.
Proprio in questo contesto, sono molti i cittadini italiani che iniziano a preoccuparsi per sé stessi, in particolare per le condizioni e i vincoli legati al rinnovo del documento di guida una volta compiuti i settant’anni.
Le novità più significative riguardano proprio questo: il rinnovo della patente dopo i settant’anni potrebbe diventare sempre più complesso, e in alcuni casi addirittura precluso, in nome della sicurezza stradale.
Blocco automatico della patente a 70 anni? Ecco cosa c’è da sapere
Come già spiegato in precedenza, molti italiani stanno cercando di adattarsi a una quotidianità diversa, anche alla luce delle novità imposte dal Codice della Strada, che si presenta oggi più severo sotto molti aspetti.
Questa volta però l’attenzione si concentra sulla patente di guida. Fino ai 50 anni, la legge prevede il rinnovo ogni 10 anni. Dopo i 50 anni, il rinnovo diventa quinquennale. Ma è proprio al compimento dei 70 anni che la questione si fa più delicata: il rinnovo della patente deve avvenire ogni 3 anni, e in alcuni casi ogni anno, a seconda delle condizioni psico-fisiche del conducente.

Dopo i 70 anni, patente e auto a rischio: cosa prevede la legge
Una volta compiuti i 70 anni, in Italia scattano accertamenti più stringenti sulla validità della patente. L’idoneità alla guida viene valutata con maggiore frequenza, per verificare se il conducente sia ancora in grado di guidare in sicurezza, oppure se necessiti di limitazioni o della sospensione del documento di guida. Queste regole valgono anche per gli italiani residenti all’estero, come ad esempio nel Regno Unito, che intendano continuare a guidare utilizzando la patente italiana. In questi casi non è richiesta automaticamente la conversione del titolo di guida, né la sua traduzione, a meno che non venga specificamente richiesta, ad esempio per noleggi auto o coperture assicurative. Tuttavia, al compimento dei 70 anni, anche i cittadini italiani residenti all’estero dovranno convertire la patente italiana in quella locale. Secondo quanto riportato dal sito Money.it, il rinnovo, che rimane gratuito, prevede l’obbligo di sottoporsi a un controllo medico da parte dei professionisti britannici per ottenere l’idoneità alla guida.
La procedura di conversione va avviata con almeno un anno di anticipo rispetto alla scadenza del documento. La nuova patente avrà una validità di 5 anni, e per completare la procedura sarà necessario rivolgersi ai canali ufficiali della Driver and Vehicle Licensing Agency del Regno Unito.