Blocco circolazione, adesso ti serve il nuovo bollino o paghi 332€ di multa: nelle città diventa impossibile girare | Fermano a ogni semaforo

Un nuovo incubo per gli italiani alla guida: adesso serve un bollino per circolare in città, altrimenti scatta una multa da 332 euro
Ancora una volta il Codice della Strada torna al centro dell’attenzione mediatica. Come già evidenziato in precedenti articoli, con l’entrata in vigore delle nuove norme a dicembre 2024, sono aumentate sia le restrizioni che le sanzioni.
L’obiettivo è sempre lo stesso: regolare la guida degli automobilisti nel modo più efficace possibile, per proteggere non solo chi è al volante, ma anche pedoni e altri utenti della strada da comportamenti scorretti e incidenti.
Per questo motivo, si è intervenuti su punti chiave come la guida in stato di ebbrezza, l’uso di dispositivi elettronici durante la guida e molto altro, introducendo sanzioni più severe, decurtazioni di punti, sospensioni della patente e persino arresti nei casi più gravi.
Ma le novità non finiscono qui. Oggi anche guidare semplicemente in città può diventare un problema se non si è in regola con un nuovo bollino obbligatorio. Vediamo di cosa si tratta.
Bollino per la circolazione: senza di esso scatta la multa
Il 2025 segna una nuova rivoluzione nella mobilità urbana. Cambiano le regole per circolare non solo nelle grandi arterie stradali e autostradali, ma anche nelle città e nelle aree provinciali.
Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’accesso alle Zone a Traffico Limitato (ZTL). Sempre più comuni, infatti, stanno estendendo o rendendo permanenti le limitazioni al traffico in alcune aree, al fine di proteggere zone sensibili dal punto di vista ambientale o storico. Per circolare all’interno di queste aree sarà necessario esporre un bollino specifico, che certifichi l’autorizzazione al transito. In assenza del bollino, il rischio è concreto: multe salate e ripetute anche a distanza di poche ore.

Senza il bollino ZTL, la multa può superare i 300 euro
Le sanzioni per chi viola le norme sulle ZTL non prevedono più tolleranza, soprattutto nei casi di recidiva, anche nel breve termine. Come ricorda il sito rattiauto.it, il riferimento normativo è l’articolo 7 del Codice della Strada, che disciplina l’accesso e la permanenza nelle zone a traffico limitato. In caso di violazione, la sanzione amministrativa può andare da un minimo di 84 euro fino a un massimo di 335 euro, a cui si aggiungono le spese di accertamento, definite dai singoli comuni.
In caso di infrazione ripetuta nello stesso giorno, può scattare anche un’ulteriore sanzione per permanenza non autorizzata, ai sensi dell’art. 198 comma 2-ter del Codice della Strada. In fine, se abiti o transiti frequentemente in una città con ZTL attive, verifica subito la tua situazione e informati presso il Comune di riferimento: il mancato aggiornamento può costarti molto caro.