Odori sgradevoli in casa, adesso il Comune ti deve risarcire fino a 2.000€: fai subito questa segnalazione

Ti sei reso conto di percepire costantemente odori sgradevoli e sai esattamente da dove provengono? Adesso il Comune può risarcirti economicamente, ma devi procedere con questa segnalazione.
In diverse occasioni abbiamo parlato ampiamente del problema degli odori molesti e di come intervenire per migliorare la qualità della vita quotidiana. Ecco perché oggi si torna a discutere nuovamente di questo tema.
Le cause possono essere molteplici, come nel caso di odori sgradevoli che provengono da una fonte molto vicina alla propria abitazione e che magari, nel tempo, si è teso a sottovalutare.
Eppure, si tratta di una situazione in cui è possibile richiedere persino un risarcimento da parte del Comune. Quest’ultimo, infatti, ha l’obbligo di intervenire tempestivamente per risolvere il problema e rendere più vivibile il tuo quotidiano.
Tutto parte da una semplice ma importante azione: una segnalazione formale. Ecco come funziona.
Odori sgradevoli in casa? Fai subito la segnalazione al Comune
Quando parliamo di odori molesti che entrano in casa nostra, non possiamo non menzionare i cassonetti dei rifiuti. Questi, spesso posizionati in aree facilmente accessibili, diventano un vero e proprio incubo per chi vive nelle vicinanze, soprattutto nei centri urbani.
I cassonetti non generano solo odori insopportabili, ma attirano anche insetti, ratti e producono rumori fastidiosi per chi getta i rifiuti in modo scorretto, oltre ad avere un impatto visivo molto negativo. In questi casi, è possibile richiedere l’intervento del Comune attraverso una segnalazione formale.
È importante sapere che i bidoni dell’immondizia, posizionati dall’amministrazione comunale, devono rispettare le normative nazionali e regionali, i regolamenti locali sull’igiene, l’edilizia, la raccolta dei rifiuti, e devono rispondere ai principi di imparzialità, proporzionalità, adeguatezza e motivazione degli atti amministrativi. Come ricorda anche il sito Brocardi.it, tutto rientra anche nell’articolo 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute dei cittadini.

Richiedi subito l’intervento del Comune: ecco come fare
Oltre ai regolamenti sopra menzionati, va considerato anche l’articolo 844 del Codice Civile, che regola le immissioni moleste oltre la normale tollerabilità, e l’articolo 68 del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, che disciplina il corretto posizionamento dei cassonetti in modo da non costituire pericolo per la circolazione.
Dopo aver valutato attentamente il caso, considerando le norme comunali, gli eventuali danni alla salute, l’inquinamento acustico, visivo o fisico, puoi presentare una segnalazione scritta al Comune oppure un esposto all’URP o all’Ufficio Ambiente, chiedendo lo spostamento dei cassonetti dei rifiuti.
Infine, nel caso in cui il Comune non risponda o rifiuti ingiustificatamente la richiesta, si può anche valutare l’opzione di presentare un ricorso al TAR, ma solo se la scelta dell’amministrazione risulta sproporzionata o palesemente illegittima.