Le allergie sono destinate a peggiorare sempre di più di stagione in stagione | La scienza ha svelato il perché

Pollini
Allergie allarme – istockphoto – InchiostroVerde.it

Il cambiamento climatico sta aumentando il polline e peggiorando le allergie. Purtroppo la situazione è allarmante.

Gli esperti affermano che chi soffre di allergie stagionali viene travolto da una maggiore quantità di polline nell’arco di una stagione.

Questo a causa dell’aumento delle temperature, ma il riscaldamento globale sta anche innescando preoccupanti eventi allergici estremi.

Questa certezza è avvalorata da un triste episodio avvenuto in Australia pochi anni fa. Durante un temporale, milioni di particelle di polline risucchiate dalle nuvole e rimesse nell’aria dal vento causarono episodi violentissimi di arresto respiratorio. Anche in persone non allergiche.

E’ “asma da temporale”, che si verifica quando i temporali scompongono le particelle di polline presenti nell’aria, rilasciando proteine ​​e riversandole sulle persone. Le proteine ​​ampiamente disperse possono scatenare reazioni allergiche in alcune persone, anche tra coloro che non erano precedentemente asmatici.

Problemi gravissimi con il polline

La probabilità di episodi di asma da temporale è assai grave, in parte, perché sta prolungando la stagione dei pollini, ma anche perché sta aumentando la frequenza di eventi meteorologici estremi , comprese le tempeste. Il cambiamento climatico sta portando a una maggiore quantità di polline nell’atmosfera .Sta modificando la stagionalità del polline. Sta modificando i tipi di polline.

L’inverno è più caldo, la primavera inizia prima e l’autunno viene posticipato, quindi il tempo trascorso all’aperto a contatto con il polline allergico sta sicuramente aumentando.

Pollini e allergie
Polline – Pixabay – InchiostroVerde.it

Polline potenziato

Più il luogo è ricco di anidride carbonica più la quantità di polline nell’aria può anche essere superiore del 46% . L’aumento dei livelli di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, dovuto alle emissioni delle attività umane. è problematico E molte delle piante più fastidiose per chi soffre di raffreddore da fieno prosperano grazie alla CO2.  Gli scienziati hanno dimostrato ad esempio che grazie all’ anidride carbonica, le piante di ambrosia crescono di più. Producono più polline e ne producono una forma più allergenica, che poteva indurre il sistema immunitario a rispondere in misura ancora maggiore rispetto al passato.

Questi esempi servono a far capire come sia possibile che sempre più persone manifestino sintomi allergici, a fronte di un problema climatico e di concentrazione di polline difficilmente prevedibile. Ricordate che l’asma da temporale è un evento raro, ma non impossibile e le persone colpite possono avere un blocco respiratorio anche solo in trenta minuti. Per questo è necessario effettuare campagne consapevoli, cercare di estirpare gli allergeni ed educare la popolazione ad essere pronta ad affrontare una possibile crisi allergica.