6.000€, ritiro patente e carcere: non dare mai questa risposta al Posto di Blocco | Ti puniscono come se fossi ubriaco

Fai molta attenzione quando sei al volante, soprattutto in determinate condizioni: non rischi solo una multa salatissima, ma potresti incorrere anche nel ritiro immediato della patente e in pene detentive.
In questa settimana abbiamo parlato a lungo dei nuovi aggiornamenti del Codice della Strada, entrati in vigore da dicembre 2024 in poi.
Le modifiche hanno introdotto norme molto più severe che obbligano gli automobilisti a una gestione più attenta e responsabile della guida.
Uno dei temi più discussi riguarda proprio l’inasprimento delle regole sulla guida in stato di ebbrezza, con pene che non si limitano più alle sole sanzioni pecuniarie, ma prevedono conseguenze penali molto più pesanti, trasformando i controlli stradali in veri e propri momenti delicati per ogni conducente.
Un esempio concreto è proprio la notizia di queste ultime ore, che ha riaperto il dibattito sulle modalità di risposta ai posti di blocco e su come anche una semplice scelta può costare molto cara.
Posto di blocco: cosa non devi assolutamente fare
Negli ultimi mesi, molte persone sono incappate in multe e sanzioni pesantissime per guida in stato di ebbrezza, ma in pochi sanno che anche il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest comporta gravi conseguenze.
Se ti viene richiesto di eseguire il test, puoi contattare un legale di fiducia per essere assistito, ma rifiutarti completamente di sottoporti al controllo è un reato, che autorizza gli agenti a multarti, sospenderti la patente e, nei casi più gravi, procedere con l’arresto.

Rifiutare l’alcoltest è reato: fino a 6.000 euro di multa
Secondo quanto riportato dal portale Virgilio.it, è stato recentemente arrestato un uomo che si era rifiutato di sottoporsi all’alcoltest ben 12 anni fa, a conferma del fatto che le conseguenze legali non cadono nel vuoto, ma possono ripresentarsi nel tempo.
L’articolo 186 del Codice della Strada punisce allo stesso modo sia chi guida in stato di ebbrezza, sia chi rifiuta l’accertamento del tasso alcolemico. In entrambi i casi, il reato è equiparabile a quello commesso con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l, ovvero la soglia massima.
In queste circostanze, si rischia una multa che parte da 6.000 euro, oltre alla revoca o sospensione della patente, con ripercussioni che coinvolgono anche altri aspetti della vita del conducente. Le compagnie assicurative, ad esempio, potrebbero rifiutarsi di rinnovare la polizza RCA, mentre sul piano lavorativo ci possono essere conseguenze come la sospensione o la perdita del posto di lavoro. Il consiglio, in situazioni simili, è quello di non rifiutare mai il test e, se necessario, contattare immediatamente un avvocato per farsi assistere. Solo così potrai difendere correttamente i tuoi diritti, senza aggravare ulteriormente la tua posizione.
Ricorda: guidare responsabilmente significa tutelare sé stessi e gli altri e, con il nuovo Codice della Strada, gli errori si pagano molto più cari di un tempo.