Al Question Time alla Camera Giorgia Meloni scivola sulla questione Gaza | Basta essere vaghi

Il conflitto Israele – Palestina è l’argomento che causa problematiche eccessive al governo che resta troppo diplomatico.
Giuseppe Conte si è rivolto ai deputati per fare in modo che si alzassero in piedi in Aula per manifestare in silenzio una condanna contro ” lo “sterminio” a Gaza.
“Siamo qui, nel luogo eletto della democrazia, e rivolgo un appello a tutti i colleghi, un segno di umanità diamolo. Condanniamo in silenzio questo sterminio di donne, di bambini, di giornalisti, tutte le vittime civili di Gaza. Alziamoci in piedi“, ha detto Conte durante il question time alla Camera
Parlare di sterminio è oggettivamente forte a livello politico ed infatti i membri del governo e i parlamentari di maggioranza sono rimasti seduti.
Conte ribadisce che l’Italia ha “un cappio al collo” e mentre si taglia su qualsivoglia settore si rifinanzia il settore armi. Meloni scatta, non accetta, ma non riesce ad argomentare e viene accusata da Conte di avere un comportamento “fanciullesco”.
Lo scontro Meloni – Conte
“Mi rendo conto che lei agisce senza mandato sempre. Su Gaza non ha alcun mandato degli italiani per dare copertura politica e militare al governo e alla condotta criminale di Netanyahu. Nessuna condanna nel suo intervento.
A Gaza siamo di fronte a una situazione umanitaria che non ho difficoltà a definire sempre più drammatica e ingiustificabile…”. Parole molto dure nei confronti di quello che anche se lo si nega è un “genocidio”. Conte è molto pragmatico nelle sue dichiarazioni.

La vaghezza di Giorgia Meloni
Meloni dice: “Io in questi mesi, come si sa, ho a più riprese sentito il primo ministro Netanyahu. Sono state conversazioni spesso difficili in cui ho sempre richiamato l’urgenza di trovare una strada per terminare le ostilità, la necessità di rispettare il diritto internazionale, il diritto internazionale umanitario”. Ribadisce di non condividere le recenti proposte del governo israeliano.
Tuttavia non evita di ricordare “che non è stata Israele a iniziare le ostilità e che c’era un disegno, come ho detto varie volte, alla base dei disumani attacchi di Hamas, della crudeltà rivolta contro gli ostaggi. Quello era un disegno che puntava all’isolamento e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita sia di israeliani che di palestinesi pur di perseguire i propri scopi”. E’ un eccesso di prudenza la sua, per evitare di schierarsi apertamente per non compromettere il dialogo con Israele?