PATENTE STRAPPATA – Tutti i nati dal 1960 la legge li obbliga a riconsegnarla: entro maggio non puoi più guidare

Si continua a parlare incessantemente del nuovo codice della strada, e questa volta nel mirino della polemica troviamo tutti i nati dal 1960 in poi. Il rischio è che la patente venga ritirata definitivamente.
Come abbiamo avuto modo di spiegare in occasione di articoli precedenti, infatti, nel corso degli ultimi mesi il nuovo codice della strada è stato spesso oggetto di discussione sotto molteplici punti di vista.
Non si tratta soltanto delle norme che sono state inasprite considerevolmente in casi specifici, come guida in stato di ebrezza, eccesso di velocità e utilizzo di apparecchi digitali alla guida, ma anche di limitazioni per il documento di guida.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dall’uso della patente in formato digitale, che un tempo sembrava una vera e propria utopia. Oggi, però, il documento di riferimento viene riconosciuto ai posti di blocco, e si può accedere tramite l’App Io.
Il tutto non finisce di certo qui, perché se da un lato ci sono riscontri positivi, dall’altro emergono preoccupazioni, come nel caso della perdita definitiva della patente di guida per i nati dal 1960 in poi.
Patente ritirata per i nati dal 1960: cosa sta succedendo in tutta Italia?
Non è la prima volta che si parla di limitazioni relative alla patente, dato che all’interno del codice della strada sono già previsti casi in cui l’utilizzo dell’auto viene limitato per problematiche di salute, come malattie riconosciute dalla legge, che richiedono un’attenzione maggiore per l’automobilista di riferimento.
Il tutto non finisce di certo qui, perché recentemente si è parlato di limitazioni considerevoli in casi specifici, che comportano un rischio molto più alto di quanto possiamo immaginare. Anche un ricorso potrebbe rivelarsi inutile. Ecco di cosa si tratta nello specifico.

Addio alla patente di guida: non potrai fare nulla per riaverla
A destare l’attenzione degli italiani è stata una notizia riportata da Il Sole 24 Ore, che fa riferimento alla decisione presa dal Tar Piemonte con la sentenza 115 del 2018. Un ventunenne aveva contestato la limitazione della sua patente, che gli permetteva di guidare solo durante l’orario diurno, entro un raggio di 80 km dalla sua residenza e con un limite di velocità di 80 km/h, ad esclusione delle autostrade.
Il pensionato di riferimento non ha preso bene la notizia, ma la decisione era stata presa a causa di un’ipertensione e vasculopatia ai tronchi sovraortici, che lo mettevano in una situazione non recuperabile, tenendo conto anche della sua cardiopatia ischemica post-infartuale. In presenza di queste condizioni fisiche non idonee alla sicurezza, il Tar ha ritenuto di confermare la limitazione del rinnovo della patente.