NOTA DEL MINISTERO – Orari di lavoro flessibili: abolito il lavoro il venerdì | Solo per chi aggiorna il contratto a maggio

Si torna a parlare di importanti novità per i cittadini italiani: questa volta si tratta degli orari di lavoro più flessibili, poiché verrà abolito il lavoro del venerdì, ma solo se aggiorni il contratto ora.
Nel corso degli anni si è spesso parlato delle condizioni lavorative degli italiani, che, in relazione a quelle degli altri cittadini nell’Unione Europea, risultano più rigide. Un esempio pratico per comprendere quanto stiamo dicendo è rappresentato dalle ore di lavoro in smart working.
Con l’avvento della pandemia, infatti, ci si è resi conto che la possibilità di lavorare da casa almeno alcune volte alla settimana rende i lavoratori più efficienti, con vantaggi anche sul piano privato.
Sulla base di questa riflessione, è stato introdotto un importante cambiamento che riguarda le ore di lavoro, con l’obiettivo di abolire l’obbligo di presentarsi in ufficio il venerdì e, in alcuni casi, anche il sabato.
Ecco di cosa si tratta nello specifico e quando questo diritto diventerà ufficiale in Italia, migliorando la qualità della vita privata.
Arriverà la nota del ministero: orari di lavoro più flessibili obbligatori
Come già spiegato, ben presto ci saranno ulteriori cambiamenti in Italia riguardo al lavoro, allo smart working e soprattutto agli orari di servizio. Esistono già diversi modelli di lavoro, tra cui il lavoro a turni e le presenze in ufficio dal lunedì al venerdì. In alcuni casi, infatti, è richiesta la presenza anche nel fine settimana, a seconda del tipo di professione.
In risposta a questa situazione, il ministero ha deciso di emettere una nuova nota per informare i cittadini che presto verranno introdotte modifiche all’orario di lavoro. In pratica, sarà possibile concludere la settimana lavorativa già il giovedì, permettendo ai dipendenti di riposare completamente il venerdì, il sabato e la domenica, per poi riprendere il lavoro il lunedì. Questo orario di lavoro più flessibile, noto come settimana corta, è già stato adottato con successo in numerosi paesi dell’Unione Europea.

Aggiorna il contratto a maggio e cambia tutto al lavoro
Si tratta di un cambiamento significativo: la settimana lavorativa si ridurrà da 40 a 37,5 ore, senza però intaccare lo stipendio. L’obiettivo è concentrarsi sul capitale umano e sull’innovazione che può derivare da un orario di lavoro ridotto, consentendo ai dipendenti di dedicare più tempo a se stessi, come reso noto anche dal portale Wired.it.
L’iniziativa è stata proposta dal premier spagnolo Pedro Sanchez, che ha suggerito una diminuzione dell’orario di lavoro per i dipendenti nel suo paese. Questo cambiamento avrà un impatto considerevole sulle piccole e medie imprese, ma si spera che possa avere effetti positivi anche in altri Stati dell’Unione Europea, dove questa possibilità è già diventata un diritto per i lavoratori.
In aggiunta, sarà introdotto anche il diritto alla disconnessione digitale, che prevede che, per almeno 12 ore lavorative, i datori di lavoro non possano contattare il dipendente, se non in casi di emergenza. Il tempo dedicato all’accesso ai server aziendali sarà considerato come straordinario, con un costo raddoppiato sullo stipendio. Lo stesso vale anche per i contatti tra colleghi, per i quali è stato previsto anche un sistema di multe in caso di violazioni.
Grandi novità che sono già state accolte positivamente da tutti gli esponenti politici francesi, e che sono osservate con interesse anche da altri Stati dell’Unione Europea. Per questo motivo, anche in Italia molti si stanno chiedendo quando questa possibilità sarà concessa anche a loro.