SCUOLA – I cellulari diventano illegali: scatta il divieto per tutti | Multa da 243€ e sospensione del minore

Si torna a parlare nuovamente di cellulari a scuola: scatta il divieto e diventano illegali fino al compimento dei 14 anni. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Nel corso degli anni, l’utilizzo degli smartphone è stato spesso oggetto di discussione, non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. L’età media di utilizzo si è abbassata considerevolmente, con sempre più bambini che, già dopo i 4 anni, possiedono uno smartphone o comunque ne fanno uso abitualmente, spesso utilizzando quello dei genitori.
Il vero problema però emerge in relazione alla scuola, quando questi smartphone vengono portati con sé e spesso tenuti negli zaini, diventando pretesto di distrazione, e alimentando problematiche di altro tipo.
La conferma di quanto detto arriva anche dai numerosi video registrati in classe da adolescenti, che poi circolano sui social network, spesso mostrando confronti con i propri insegnanti o documentando atti particolarmente crudi.
Una problematica che si intensifica anche in relazione all’interazione con i social network e ai giochi che si possono scaricare su questi dispositivi.
Scatta il divieto a scuola per i cellulari: almeno fino ai 14 anni
In diverse nazioni dell’Unione Europea sono stati imposti divieti per l’utilizzo dei cellulari in classe. In alcuni paesi, in particolare, è stato stabilito che i telefoni vengano consegnati al momento dell’ingresso nella scuola e possano essere utilizzati solo dopo la fine delle lezioni.
In Italia, esiste già un divieto sull’uso dei cellulari in classe, ma questi devono essere riposti negli zaini e non utilizzati durante le lezioni. Adesso, con particolare attenzione agli effetti negativi derivanti dall’uso di questi dispositivi, è intervenuta l’Unione Europea.

Niente più cellulari in classe, ora è ufficiale
Come spiegato precedentemente, è stata la Comunità Europea ad intervenire sulla questione, tenendo conto degli studi scientifici più recenti che evidenziano le gravi conseguenze dell’uso continuativo degli smartphone, in particolare per i ragazzi tra i 6 e i 15 anni. In questo contesto, sono emerse problematiche a livello cognitivo, con una riduzione delle capacità di dialettica e memoria, nonché di concentrazione. Un fenomeno che si associa anche alla sindrome di Hikikomori, ovvero l’isolamento sociale volontario, come sottolinea anche il sito Brocardi.it.
Per questa ragione, le normative si sono fatte più severe, con il regolamento UE 2023/1669 che prevede che, entro il 2025, vengano introdotte etichette e parametri di sicurezza per tutti i dispositivi elettronici, inclusi tablet e smartphone, simili a quelle già obbligatorie per le sigarette tradizionali e quelle elettroniche.
Le etichette indicheranno informazioni come la sostenibilità energetica, la durata del ciclo di batteria, il livello di resistenza alla polvere, agli schizzi d’acqua, alle cadute accidentali, e la facilità di riparazione. Inoltre, sarà prevista una particolare attenzione per gli studenti di età compresa tra i 6 e i 15 anni, con l’intento di regolare l’uso dei dispositivi, soprattutto in ambito scolastico.
In questo contesto, è stato ricordato che gli aggiornamenti dei dispositivi elettronici dovranno essere garantiti per almeno cinque anni, mentre le riparazioni dovranno essere effettuabili per almeno sette anni, con pezzi di ricambio a disposizione dei consumatori.