Nuovo Papa e perplessità | E se si stesse facendo un grave passo indietro?

Papa Leone XIV
Robert Prevost conservatore – Wikipedia – InchiostroVerde.it

Dopo anni di commenti inclusivi da parte di Papa Francesco , i cattolici LGBTQ+ sono preoccupati sulle posizioni di Leone XIV.

Le posizioni più conservatrici di Padre Robert Prevost, il nuovo Papa Leone XIV non sono un mistero. Qualche anno fa condannava quello che chiamava lo “stile di vita omosessuale” e “ la ridefinizione del matrimonio” come “in contrasto con il Vangelo”.

In un discorso del 2012 al sinodo mondiale dei vescovi, l’uomo che ora guida la chiesa è stato chiaro.

Le sue parole contro “i mass media occidentali sono efficaci nel promuovere nel grande pubblico un’enorme simpatia per credenze e pratiche che sono in contrasto con il Vangelo, ad esempio l’aborto, lo stile di vita omosessuale, l’eutanasia”.

Il futuro papa ai tempi non ha mai nascosto la sua posizione contro chi prova ad alimentare così tanta “simpatia per scelte di vita anticristiane” che “quando le persone ascoltano il messaggio cristiano, esso spesso sembra inevitabilmente ideologico ed emotivamente crudele”.

Potrebbe essere un passo indietro preoccupante

Prevost ha sempre avuto una visuale molto conservatrice nei confronti delle famiglie arcobaleno e dell’aborto. Nei suoi pensieri ricorre il tema che “le famiglie alternative composte da partner dello stesso sesso e dai loro figli adottivi vengono oggi rappresentate in modo benevolo e compassionevole nei programmi televisivi e nel cinema”.

Sovente ha manifestato la sua critica contro quello che lui definisce uno “stile di vita omosessuale.” Ergo con la sua elezione al soglio pontificio è possibile che si rischi una retrocessione per quanto concerne dinamiche femministe, inclusive e più moderne abbracciate da Papa Francesco.

Papa
Papa Leone XIV – Wikipedia – InchiostroVerde.it

Leone XIV conservatore

Mentre era cardinale Prevost  parlava di una “nuova evangelizzazione per contrastare le distorsioni della realtà religiosa ed etica ”. Dopo che alcuni di questi commenti sono stati riportati dal New York Times, i gruppi cattolici LGBTQ+  hanno espresso le loro preoccupazioni. Tuttavia mantengono anche un cauto ottimismo sul fatto che il papato di Francesco abbia fatto progredire l’intera Chiesa. Forse la più nota delle dichiarazioni di simpatia rivolte da Papa Francesco ai cattolici LGBTQ+ è un commento fatto ai giornalisti nel 2013, quando gli fu chiesto di spiegare la sua osservazione sull’esistenza di una “lobby gay” all’interno della gerarchia vaticana.

“Non ho ancora trovato nessuno che si presenti in Vaticano con un documento d’identità con la scritta ‘gay’. Ma bisogna distinguere il fatto che una persona sia gay dal fatto di fare lobbying, perché nessuna lobby è buona … Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicare?»