Una moda pericolosa degli anni 2000 sta tornando | Ci sarà di nuovo un’epidemia di anoressia tra i giovani?

Gli anni 2000 sono stati un Armageddon generazionale. Non c’era nessun senso di accettazione e i modelli di stile irraggiungibili.
L’industria della moda è volubile e riflette immagini idealizzate che poco hanno a che fare con la realtà quotidiana di chi acquisterà interpretazioni più prosaiche delle sue visioni.
Non è nemmeno sempre tutto nuovo, cambiano solo le generazioni e ogni vent’anni circa, gli stili tendono a riadattarsi e a tornare nelle vetrine dei negozi.
Una grave piaga degli anni 2000 è stato quello che veniva definito “toxic chic” la cui musa indiscussa era Kate Moss. I capi erano pensati per modelle ultra snelle, troppo per la loro altezza e per la loro struttura. Il risultato fu che una generazione intera soffriva, perché era difficile essere almeno passabili con i capi ultra skinny che venivano proposti.
Per fortuna nel corso degli anni, l’ideale della modella scheletrica è stato associato a ogni sorta di comportamento dannoso, dal fat-shaming ai disturbi alimentari tra giovani uomini e donne. Oggi è particolarmente triste sentire il termine “heroin chic”, decenni dopo che Kate Moss l’ha sfoggiato in passerella.
Kate Moss rinnega il passato
Sebbene la stessa Moss abbia preso le distanze da questo termine, dichiarando di essere sempre stata emaciata per natura da giovane, non bisogna dimenticare gli anni 2000. In quegli anni persone non fortunate come lei hanno sofferto moltissimo per rientrare nei canoni modaioli. Ai tempi bisognava avere il corpo che si vedeva sulle riviste.
L’uso di modelle taglia zero è stato uno scandalo nell’industria della moda. Qualche anno fa l’annuncio che i colossi parigini rivali LVMH e Kering avevano unito le forze per porre fine a questa pratica fu importante. Era la prova che un settore veniva finalmente chiamato a rispondere delle proprie azioni di fronte al pubblico degli acquirenti di abbigliamento.

La possibile rinascita della moda skinny anni 2000
Pantaloni a vita bassa, top aderenti e corpi estremamente magri sono lo starter pack dello skinny 2000. Tutto ciò sta sollevando preoccupazioni tra esperti di salute mentale e disturbi alimentari. Negli anni 2000, questa estetica ha coinciso con un aumento della pressione sociale e dei problemi alimentari.
Quello che si può dire che rispetto ad allora oggi il messaggio intorno ai disturbi alimentari, all’immagine corporea e alla salute mentale è molto più sentito rispetto a vent’anni fa. Quindi anche se lo “skinny” sta tornando, coesistono molte più rappresentazioni di corpi diversi rispetto agli anni 2000. Oggi esistono community body positive e professionisti che offrono supporto immediato e accessibile.