Israele è davvero intoccabile? | Ha commesso crimini e ha violato numerosi leggi. Scoprite quali

Sanzioni per Israele
Israele ignora le sanzioni internazionali – Freepik – InchiostroVerde.it

La querelle sulle violazioni legislative per Israele è complessa, perché è stato accusato più volte di aver violato il diritto internazionale. 

Israele non è intoccabile come a volte pare che sia. Negli anni spesso ha violato leggi internazionali ed è stato sanzionato.

Il problema è che il diritto internazionale nasce dalla volontà degli Stati di cooperare tramite accordi.

Non esiste un parlamento che deliberi leggi vincolanti, perché si violerebbe la sovranità degli stati, ma alla sua base c’è il senso di collaborazione dei singoli stati. Per questo motivo le sanzioni internazionali emanate e sempre ignorate dagli israeliani delineano una certa indifferenza ad essere proattivi con le comunità estere.

Se credete che Israele abbia potuto agire indisturbato agli occhi della comunità internazionale, è una menzogna.

Sanzioni contro Israele

L’occupazione della Cisgiordania, di Gerusalemme Est e di Gaza dal 1967  è una violazione del diritto internazionale riconosciuta dalle Nazioni Unite. La costruzione di insediamenti in questi territori è ritenuta illegale secondo la Quarta Convenzione di Ginevra. Anche le operazioni militari, soprattutto a Gaza, sono state oggetto di indagini per possibili crimini di guerra. In particolare per l’uso sproporzionato della forza e per l’alto numero di vittime civili.

Il blocco imposto su Gaza dal 2007 è considerato una forma di punizione collettiva, che violerebbe il diritto umanitario. Ricordate che Israele è denunciato per la detenzione amministrativa senza processo, maltrattamenti e violazioni dei diritti umani, anche da parte di Human Rights Watch e Amnesty International.

Conflitto Israele Palestina
L’Onu tutela la Palestina – Freepik – InchiostroVerde.it

Le risoluzioni delle Nazioni Unite che accusano il Paese di violare le leggi internazionali

L’Onu ha permesso alla Palestina lo status di Stato osservatore, riconoscendo la sua sovranità su territori occupati da Israele. Nel 2015 è stata ribadita la necessità di una soluzione basata su due Stati, chiedendo a Israele di cessare la costruzione di insediamenti nei territori palestinesi. E’ stato chiesto di rispettare le decisioni dell’Assemblea Generale e di cessare le attività di insediamento nei territori palestinesi occupati. Il Parere consultivo del 2004, per quanto concernono gli illeciti noterete altre irregolarità. Si evince che che la costruzione del muro di separazione da parte di Israele nei territori palestinesi occupati è illegale. E viene chiesta la fine dell’occupazione e la cessazione della costruzione di insediamenti.

Israele, pur agendo contra legem e avendo ricevuto risoluzioni internazionali che ne condannano le azioni, non accetta autorità di terzi. Il Paese respinge le accuse, sostenendo che le azioni sono giustificate per motivi di sicurezza e che le risoluzioni non sono vincolanti. Il dibattito su queste questioni è teso e la mancanza di cooperazione è gravissima.