L’8 e il 9 Giugno siete chiamati alle urne per un referendum abrogativo | Una guida per voi

Vi spieghiamo tutto quello che dovete sapere sui referendum dell’8 e del 9 Giugno per avere chiarezza sui quesiti delle schede.
Siete chiamati a votare per cinque referendum abrogativi. L’affluenza è fondamentale, perché bisogna che vadano alle urne almeno la metà degli aventi diritto.
I quesiti saranno su schede di colore diverso. Potrebbero apparire piuttosto tecnici, ma riguardano questioni molto concrete e di importanza.
Il primo quesito riguarda la cittadinanza italiana. L’obiettivo del referendum è ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza regolare necessari per poter chiedere la cittadinanza: una volta ottenuta, questa potrebbe essere trasmessa ai figli minorenni.
Uno dei quesiti sul lavoro vuole annullare le norme sui licenziamenti che consentono di non reintegrare un lavoratore licenziato in modo illegittimo se è stato assunto dopo il 2015.
Tema lavoro
Sempre in ambito lavorativo si chiede di eliminare il limite all’indennità per i lavoratori licenziati in modo ingiustificato nelle piccole aziende con meno di 16 dipendenti. Ora si può ricevere un’indennità massima pari a sei mesi di stipendio. L’altro quesito in tema lavoro si pone come obiettivo limitare il ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Questo con la reintroduzione dell’obbligo per i datori di lavoro di indicare una “causale”, cioè il motivo per cui ricorrono a un tipo di contratto a termine e non a tempo indeterminato.
L’ultimo quesito sul lavoro vuole aumentare la responsabilità dell’imprenditore committente in caso di infortuni sul lavoro o malattie professionali. Attualmente le norme stabiliscono che il datore di lavoro committente è responsabile in solido con l’appaltatore e i subappaltatori per i danni subiti dai lavoratori che non hanno la copertura assicurativa (INAIL o equivalente per categoria). La legge esclude però questa responsabilità se i danni sono causati da rischi specifici dell’attività dell’appaltatore o del subappaltatore. Con questa abrogazione si vuole eliminare questa clausola. In questo modo viene estesa in solido la responsabilità dell’imprenditore committente.

Come si deve votare in un referendum abrogativo
In parole molto semplici per evitare confusione, quando i referendum sono abrogativi il vostro “si” significa “no” e il vostro “no” significa “si”.
La caratteristica dei referendum abrogativi di puntare a eliminare una serie di leggi attualmente in vigore ha sempre causato una certa confusione negli elettori. In breve, in un referendum abrogativo, chi vota “sì” è favorevole alla cancellazione, totale o parziale, delle norme oggetto dei quesiti, mentre chi vota “no” è contrario alle modifiche proposte, e vuole quindi che le leggi oggetto di referendum restino come sono.