Emergenza sanità pubblica – Liste d’attesa infinite, puoi chiedere 2.000€ di rimborso: se hai aspettato troppo aderisci subito

Liste d’attese infinite addio, adesso se si aspetta troppo per una visita si possono chiedere ben 2000 euro di rimborso.
Aspettare mesi e mesi per una visita urgente, non è più possibile. Quante volte ci rechiamo al CUP e ci dicono che le aziende sono chiuse o che bisogna riprovare più avanti, quando sarà possibile trovare un posto per la propria.
Ci si trova quindi a rinviare esami che sono veramente fondamentali per la propria salute, alla luce di prescrizioni che hanno indicato una priorità specifica. Questa è la realtà in cui il nostro sistema sanitario si trova e con cui tutti i giorni ci troviamo a fare i conti. Il sistema sanitario nazionale è allo sbando da molto tempo ma per i cittadini è il momento di farsi sentire.
Mentre l’attesa sembra diventare eterna, le condizioni di salute finiscono per peggiorare e cresce l’ansia a tal punto da spingere a rivolgersi a un privato; ma considerando i prezzi piuttosto elevati, non tutti se lo possono permettere. Avere accesso al sistema sanitario nazionale vuol dire offrire ai cittadini la possibilità di curarsi, di avere una qualità della vita che sia elevata e soddisfacente.
Ma da adesso in poi queste lunghe attese non dovranno più esistere e i cittadini devono far valere i propri diritti, compreso quello di ottenere 2000 € di rimborso.
Liste d’attesa record, ma non sei obbligato ad accettare: ecco cosa puoi fare
I problemi della sanità pubblica li pagano i cittadini, soprattutto quelli più fragili. Una risonanza, una visita cardiologica o un intervento programmato, prevedono spesso, tempi di attesa molto lunghi, con le ASL che non riescono a far rientrare il tutto nei tempi prestabilitali. Non tutti sanno che l’azienda sanitaria nazionale è tenuta a offrirti una prestazione alternativa in termini utili anche in regime privato, ovvero in intra-moenia o in strutture convenzionate, senza che tu debba pagare alcun ticket.
Nel caso in cui tu sia costretta a pagare di tasca tua, hai diritto a un rimborso come dimostrano anche decine decine di testimonianze secondo le quali sarebbe sufficiente inviare un reclamo scritto alla regione, Asl, o difensore civico affinché si possa ottenere un rimborso molto importante.

Come far valere i tuoi diritti e ottenere rimborsi fino a 2.000€
Ovviamente per potersi difendere occorre conoscere le regole e quindi attivarsi.esistono modelli di reclamo già pronti che possono essere compilati ed rinviati in maniera immediata senza nessuno sforzo. Tutto è necessario lo si trova all’interno di un’unica pagina web, dove è possibile verificare gli indirizzi e-mail a cui inviare il reclamo stesso.
Sono veramente tanti i cittadini che già hanno provveduto ad inviare il modulo e quindi hanno ricevuto il rimborso che in alcuni specifici casi può arrivare fino a 2000 €. I primi effetti reali però si vedono solo nel caso in cui si è attivi e si provvede a far rispettare i propri diritti. Vale quindi la pena conoscere le procedure come indicato anche da altroconsumo.it.