“Alt, Polizia!”, multa record se ti blocchi dalla paura: se non reagisci in 30 secondi sei colpevole | È la nuova legge dei posti di blocco

Posto di blocco - fonte_Ansa - inchiostroverde.it
Posto di blocco – fonte_Ansa – inchiostroverde.it

Al posto di blocco ti multano subito, ma devi reagire in soli 30 secondi o sei ritenuto colpevole. Nuova legge definitiva. 

Rientrando da una cena tra amici, al posto di blocco viene fermato dalla luce blu che lampeggia proprio davanti a te. La polizia ti chiede di accostare, ma probabilmente, anche se non hai compiuto nessuna infrazione, inizia ad avere quale timore.

Il maggior rischio quando si viene fermati dopo una cena è ovviamente l’etilometro e non lo vorresti proprio avere questo trattamento. I tuoi pensieri si accavallano e finisci per passare per quello che il test non lo vuole fare, solo perchè hai mostrato qualche piccola incertezza nel momento in cui te l’anno proposto.

Una nuova stretta normativa per coloro che al posto di blocco si mostrano insicuri a tal punto da portare a pensare che abbiano effettivamente compiuto qualche tipologia di infrazione.

Un ritardo nella risposta o un rifiuto ed ecco che che scatta subito la presunzione di colpa. Ma come è possibile? In Italia non si è innocenti fino a prova contraria?

Bloccarsi per la paura? È come dichiararsi colpevole

Rifiutarsi di fronte all’alcol test non è di certo una scappatoia, ma piuttosto una vera e propria trappola. A parlare di ciò ci penserebbe l’art. 186 del Codice della Strada, la quale indica come chi rifiuta di effettuare l’alcol test viene trattato proprio come succede per coloro che hanno realmente superato il limite. Insomma, il rifiuto a sottoporsi al controllo fa in modo che si venda considerati colpevoli, con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi/litro, ovvero il quantitativo più grave in assoluto.

Poco importa se il rifiuto avviene per: panico, confusione, paura di sbagliare; tutto questo per la legge risulta essere veramente irrilevante. Dopo l’alt del posto di blocco si deve collaborare velocemente, per evitare che si vada incontro al rito immediato della patente e la confisca del mezzo, oltre a una sanzione di 6 mila euro e arresto fino a un anno. Nel caso in cui si guidi per lavoro la sanzione potrebbe prevede un provvedimento penale oltre che amministrativa.

Etilometro - fonte_Canva - inchiostroverde.it
Etilometro – fonte_Canva – inchiostroverde.it

La verità? Niente complotti, solo una legge anti-silenzio

La logica che si nasconde dietro a tutto questo sarebbe quella secondo la quale, chi non ha nulla da temere collabora, quindi se vi è un rifiuto allora ci potrebbe essere qualcosa che risulta essere non proprio conforme. Insomma una sorte di ammissione, a cui non si concede nessuna attenuante.

Non vi sono margini, nemmeno le eventuali giustificazioni emotive o psicologhe, che in genere non vengono accolte, salvo il caso in cui non ve ne sia la reale possibilità. Non collaborare sembra essere in grado di rendere ancora più difficili le cose, quindi meglio prestarsi al controllo senza troppe storie.