Adolescence la serie tv di Netflix da vedere perché mostra come il male sia insito nell’uomo

La serie tv Adolescence fa discutere e non solo per l’uso del piano sequenza. E’ motivo di grande riflessione sul male.
Questa serie, diventata virale, inizia con un terrificante raid della polizia in una casa di periferia.
Uno studente di 13 anni, Jamie Miller, viene trascinato alla stazione di polizia mentre i suoi genitori sotto shock, Eddie e Manda, lo seguono.
Immediatamente lo spettatore è coinvolto, la polizia presenta una prova concreta che demolisce all’istante qualsiasi potenziale incertezza su come si è svolto l’incidente o quale ruolo abbia avuto Jamie.
In pochi minuti capite che non è un thriller, ma una tragedia così reale da fare venire i brividi.
Svelare subito il colpo di scena è geniale
Rispondendo immediatamente alla domanda su cosa è successo, si libera spazio per porre la domanda più complicata e inquietante sui perché si sia arrivati a quel punto.
Nel secondo episodio, sembra che la serie volga al procedurale più convenzionale. Il terzo episodio si svolge quasi interamente in una singola stanza, mentre un prigioniero Jamie viene interrogato dalla psichiatra Briony Ariston. Quindi, Adolescence fa un balzo in avanti per un finale insolitamente tranquillo, privo di colpi di scena o rivelazioni scioccanti, lasciando le prigioni e le stazioni di polizia alle spalle per concentrarsi su Eddie, Manda e la loro figlia, Lisa, mentre cercano di ricostruire una vita anche se tutto è in frantumi.

I motivi per vedere Adolescence
Questa serie tv mostra l’orrore del quotidiano. E’ il connubio tra il tragico e il banale della realtà a renderla spaventosa. Non ci sono dietrologie, mostri, contesti disagiati all’inverosimile. C’è la nuda e cruda realtà che potrebbe essere quella di qualsiasi famiglia. Ogni episodio esplora attentamente un aspetto della vita di Jamie. La telecamera si muove attraverso il terreno della sua esistenza per cercare di capire dove le cose sono andate male per lui.
Gli spettatori vedono una scuola sottofinanziata dove il bullismo è sfrenato e una sfera online dove ragazzi come Jamie possono avere tutte le peggiori informazioni sulla vita che gli vengono ripetute all’infinito. Ma non mostra mai, per la maggior parte, la vita di Jamie in qualche modo diversa da quella di tutti gli altri ragazzi con cui andava a scuola. In una delle scene più strazianti di una serie, che consiste in poco più che dolore, Eddie e Manda cercano di capire cosa hanno sbagliato come genitori. Le risposte che trovano, come la possibilità che abbiano dato a Jamie accesso non filtrato a Internet, sembrano credibili ma purtroppo insufficienti.