Caso Almasri | Oggi è una giornata di confronto al Governo per spiegare all’Italia la scelta di liberare il criminale

Oggi la seduta della Camera, con all’ordine del giorno le informative dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri.
Nordio parla alla Camera del caso mediatico del momento, ossia la liberazione attraverso l’utilizzo di un aereo di stato da parte dell’Italia del criminale libico Almasri, nonostante sia ricercato a livello internazionale.
Il mandato d’arresto della Corte dell’Aja nei confronti di Almasri “è arrivato in lingua inglese senza essere tradotto, con una serie di criticità che avrebbero reso impossibile l’immediata adesione del Ministero alla richiesta arrivata dalla Corte d’appello” di Roma. Queste le parole di Nordio.
“Incertezza assoluta a cominciare dalla data in cui sarebbero avvenuti i crimini: si dice a partire dal marzo 2015 ma nel preambolo si parlava del febbraio 2011, quando Gheddafi era ancora al potere”.
L’aula si accende e l’opposizione reclama la presenza di Giorgia Meloni, affermando che è troppo presente sui social, invece di essere oggi in aula a fare chiarezza.
Dibattito infuocato
Secondo il Ministro della giustizia e quello degli interni l’atto della CPI era incongruo, lungo, in lingua straniera e necessitava di una traduzione approfondita. Quindi, questo ha condotto alla decisione di liberare il prigioniero.
Il guardasigilli Nordio, sebbene su Almasri penda un mandato internazionale di cattura, ribadisce che la CPI ha trasmesso documenti dubbi. Si focalizza sul fatto che l’ atto giunto in ministero fosse privo del mandato di cattura. Anche Piantedosi afferma che è stato liberato per la sicurezza del paese, solo a titolo di protezione.

L’opposizione contro Nordio e Piantedosi, non risparmia critiche alla Premier
Conte e Schlein affermano che Nordio si contraddice, dato che afferma che il mandato era in parte in inglese e in arabo e quindi una documentazione sciatta. Tuttavia secondo i due nonostante tutto ai sensi della legge 237 doveva dare addito ai provvedimenti dell’Aja a prescindere.
La Schlein è dura contro la Premier, affermando che i due ministri coprono le spalle alla Meloni. Afferma che Nordio è contradditorio nel dire che non poteva leggere 40 pagine in inglese, mentre poi afferma che le stesse contenevano incongruenze. Quindi le ha lette. Un atteggiamento intollerabile e domanda chi abbia guidato la filiera di comando per liberare il criminale libico. L’opposizione chiede verità e afferma che un probabile atteggiamento di favore verso la Libia potrebbe essere nato per evitare un rimpinguarsi dei barconi di migranti, cosa che avrebbe mostrato il fallimento dell’operazione trasferimento migranti in Albania da parte del Governo.