Busta paga 2025, in questi mesi sarà una TRAGEDIA | Italiani costretti al prestito, errori assurdi nei conteggi

Con le tante novità positive previste per il 2025, dobbiamo fare i conti anche con quelle negative. Un esempio pratico per comprendere meglio quanto stiamo dicendo è rappresentato dalla busta paga per i dipendenti nel 2025, perché, a quanto pare, ci saranno delle vere e proprie sorprese.
Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in articoli precedenti, nel pacchetto di bonus previsti, sono stati introdotti alcuni bonus una tantum che verranno direttamente accreditati nella busta paga dei lavoratori dipendenti.
Un esempio pratico per comprendere meglio quanto stiamo dicendo è rappresentato dal bonus che potrà essere richiesto nel periodo natalizio del 2025. Si tratta di un accredito di ulteriori 100 € per una determinata categoria di lavoratori aventi diritto, e sarà lo stesso datore di lavoro a gestire l’erogazione del bonus.
Il tutto non finisce qui. Ci sono anche altri benefici ai quali i lavoratori potevano fare affidamento, ma che, a quanto pare, non saranno più previsti, soprattutto quelli legati direttamente alla busta paga.
La notizia si è diffusa rapidamente e, come accade spesso, ha generato preoccupazione tra gli italiani, tanti dei quali temono per il loro futuro. Ecco cosa sta succedendo.
Busta paga 2025, una notizia che sembra già una tragedia per gli italiani
I lavoratori italiani, infatti, si sono trovati a dover affrontare alcune difficoltà non indifferenti. Soprattutto per quanto riguarda la liquidazione del TFR, ovvero il trattamento di fine lavoro. Questo tipo di liquidazione è riservato ai lavoratori privati e, secondo l’articolo 2120 del codice civile, i lavoratori con almeno otto anni di servizio possono richiedere un’anticipazione del loro TFR.
Tuttavia, quella che sembrava un’agevolazione considerevole per i cittadini è stata bloccata dall’INPS. La notizia era già arrivata ad aprile 2024, ma sembra che tale blocco si protrarrà anche nel 2025, mettendo in difficoltà molti cittadini.

Cosa succederà con il TFR nel 2025?
La risposta a questa domanda dipende da diversi fattori, ma al momento nessuno sa cosa accadrà davvero, dato che, almeno per il momento, l’INPS sta continuando con il blocco del TFR.
È necessario ricordare che il TFR può essere richiesto solo in casi specifici. Vale per spese sanitarie urgenti, l’acquisto della prima casa, ma anche per le spese legate alla malattia dei figli o la partecipazione a corsi di formazione. Inoltre, a complicare ulteriormente la situazione, c’è stata la sentenza della Corte Costituzionale numero 130 del 2023. Essa ha evidenziato un ulteriore ritardo nei pagamenti del TFS (Trattamento di Fine Servizio). Questo trattamento, riservato ai lavoratori pubblici, è stato stanziato per via di contrasti con il principio di giusta retribuzione.