Sicurezza e qualità dell’aria, giovedì l’evento conclusivo del progetto CARQUAI

Circa il 50% dell’esposizione da sorgenti naturali di radiazioni è dovuta al radon, un gas nobile chimicamente inerte ma radioattivo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il radon come cancerogeno di gruppo 1,ossia come sostanza per la quale vi è evidenza accertata di cancerogenicità anche negli esseri umani, collocandolo al secondo posto come causa di tumori polmonari, dopo il fumo di tabacco.

Sulla base di questi e di altri dati altrettanto rilevanti è stato sviluppato il progetto CARQUAI – Contaminazione Ambientale Radon: Qualità dell’Aria Indoor. 

Si tratta, nello specifico, di un sistema intelligente per rilevare le concentrazioni di gas Radon negli ambienti chiusi e potenzialmente dannosi per gli occupanti. Molti i vantaggi per chi sceglie di dotarsi di questa piattaforma: disporre di un sistema economico basato su sensori low-cost, estrema facilità di utilizzo, possibilità di ottenere precise indicazioni per attuare misure di mitigazione dei rischi, opportunità di personalizzazione per ogni utente in base alle specifiche esigenze. 

Partner dell’iniziativa sono l’università di Bari, l’Arpa Puglia, il Formedil Cpt Taranto, il Cetma di Brindisi e alcune aziende operanti nel settore tecnologico e della sicurezza come Digistone, Stam, ECD. 

Giovedì prossimo, 3 dicembre, dalle 15.30 alle 17.30, si terrà l’evento conclusivo  del progetto con un webinar rivolto principalmente a professionisti e tecnici che si occupano di sicurezza e di tutela dell’ambiente. 

L’appuntamento di giovedì è inoltre valido ai fini dell’aggiornamento obbligatorio per addetti e responsabili dei servizi di prevenzione e protezione negli ambienti di lavoro, per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e per gli stessi datori di lavoro. 

Per accedere al webinar da computer, tablet o smartphone, basta collegarsi al seguente indirizzo: https://global.gotomeeting.com/join/710655157