Una gravina mozzafiato, chiese rupestri e un castello medievale che si vestono a festa. Con enogastronomia, teatro, rievocazioni storiche, musica, visite guidate e lo sguardo vigile di chi, da queste parti, regna sovrano. Arriva a Palagianello la prima edizione del “Cucchevesce- Il Festival della Civetta”, in programma domenica 13 ottobre dalle 10 e sino a sera. Non casuale la scelta di questo animale come simbolo della manifestazione: la sua capacità di vedere al buio ne ha fatto un emblema del saper andare oltre al punto che, nel mondo greco, era sacro ad Athena, divinità legata proprio alla sapienza e alla saggezza.
«L’idea di fondo- annunciano gli organizzatori- è valorizzare luoghi di straordinaria bellezza e ancora poco conosciuti, facendoli diventare contenitore di un evento che coniuga intrattenimento e conoscenza». Insieme: Melt Eventi, Open Core Community, cooperativa Polisviluppo, PromoArt e Sonora-Art Music Drinks&Food con la direzione artistica di Fabrizio Iurlano, il patrocinio del comune di Palagianello e il supporto- nell’ambito delle attività dei Duc- di Confcommercio Taranto, particolarmente attenta alle iniziative di promozione territoriale.
Location saranno l’anfiteatro Parco Madonna delle Grazie e l’omonimo santuario, le case grotta e il castello Stella Caracciolo. Come scoprirli? Con le visite guidate storico- archeologiche e naturalistiche (dalle 10 alle 18), la conferenza del prof. Domenico Caragnano sulla civiltà rupestre (ore 11), le mostre sulla biodiversità (10-19) e quella multimediale (ore 10). In questo scenario unico, immancabile uno spettacolo di falconeria con il volo di decine di rapaci (12-16 con Angelo Emilio Bergamotti), allestimenti medievali con armature, reading, didattica e tiro con l’arco storico (10-14 a cura de I Cavalieri de li Terre Tarentine) e le performance teatrali di Daniela Delle Grottaglie e Santi Spanna (11-18). Un programma ricchissimo e per tutte le età che si snoda in un’intera giornata.
Di particolare suggestione, anche la creazione di un mandala di sabbie colorate dei monaci del monastero indiano di Garden: verrà realizzato a partire dalle 10 per poi essere dissolto alle prime luci della sera. Per restare in tema, degustazioni di cucina tibetana (12-16) e, dalle 17:30, il concerto del Maestro Imran Khan con il suo trio. Musicista e compositore internazionale, è un virtuoso del sitar- strumento sacro della tradizione musicale indiana- e appartiene alla stirpe del Sikar Gharana come rappresentante di nona generazione di questa scuola.
E poi letture e laboratori per bambini, capoeira e percussioni con il drum circle, mostre ed esposizioni di pittura, scultura, ceramiche e lavorazione del rame. A partire dalle 20, musica per tutti con il dj set che condurrà gli ospiti al termine delle attività, in cui non mancheranno punti ristoro con i prodotti tipici pugliesi, angolo bar e servizi igienici.
«Ci piace definirlo un evento culturale- concludono i promotori- in quanto rappresenta una narrazione dei saperi e delle antiche tradizioni locali. Un territorio che deve aprirsi ai turisti, così come accadeva per i viaggiatori del passato, conquistati da questi “sentieri dello spirito e delle pietre” che, tutt’oggi, lo rendono unico». Info con ulteriori dettagli: facebook.com/events/
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