Jova Beach Party: bilancio positivo secondo il WWF

Per il WWF Jova Beach Party ha rappresentato un momento di grande impegno nel quale l’associazione ha svolto un ruolo di analisi, di indirizzo, di individuazione delle soluzioni oltre che di garanzia e controllo. È  stata una grande occasione di comunicazione e sensibilizzazione per avvicinare le persone alle grandi questioni ambientali e in particolare alla necessità di affrontare l’emergenza dell’inquinamento da plastica che sta invadendo i nostri mari.

Il bilancio è ancora più positivo se si pensa che per la prima volta un grande evento di massa e di musica si è trasformato in un moltiplicatore di messaggi positivi, tutti concentrati sulla necessità di adottare stili di vita in grado di alleggerire la nostra pressione sull’ambiente.

Un risultato che possiamo contribuire a raggiungere ogni giorno a lavoro, a scuola, nelle nostre famiglie e anche quando ci si diverte. Perché rispettare l’ambiente, difenderlo dalle minacce che quotidianamente subisce non solo è compatibile con il diritto a divertirsi ma può migliorare proprio i momenti che dedichiamo al tempo libero e alle nostre passioni.

Un’analisi dei numeri del Jova Beach Party rende bene l’idea del lavoro fatto e dei risultati conseguiti. Il Jova Beach Party ha coinvolto circa 500.000 persone, che grazie al WWF e ai continui messaggi di Lorenzo sono entrati in contatto con i comportamenti corretti da tenere rispetto ai rifiuti, alla necessità di ridurli, differenziarli e non disperderli nell’ambiente circostante.

“Per il WWF il Jova Beach Party ha rappresentato una straordinaria occasione di confronto con un pubblico amplissimo con il quale condividere informazioni, preoccupazioni e progetti rispetto alle grandi emergenze ambientali del nostro tempo”. Lo dice la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “Grazie alla sensibilità di Lorenzo siamo riusciti a raggiungere anche persone che della Natura e dell’emergenza plastica che soffoca gli oceani del pianeta, non si erano mai interessate fino a quel momento. Grazie agli oltre 400 giovani volontari WWF, che si sono alternati durante il tour e che ringrazio per l’energia e l’entusiasmo, abbiamo condiviso messaggi importanti per il futuro del Pianeta. Dal palco del Jova Beach Party la raccolta differenziata, spesso vissuta con pregiudizio e fastidio, è diventata una cosa ‘rock’ e la cura per l’ambiente un dovere civile e sociale per tutti. Non solo siamo soddisfatti di aver visto che le spiagge venivano lasciate pulite, meglio di come le si trovava, ma siamo certi di aver contribuito, grazie a Jovanotti, a piantare 500 mila semi di sostenibilità di cui presto speriamo di vedere i frutti a cominciare dalle grandi sfide che abbiamo davanti come quella per il clima, che da lunedì prossimo animerà l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, dove, lo vedrete, il Panda farà sentire forte la propria voce insieme a quella dei milioni di persone che chiedono un cambio di paradigma, una riconversione ecologica delle nostre economie. Riusciremo a vincere le grandi sfide che ci sono al nostro orizzonte solo se riusciremo a far diventare l’ambientalismo un grande movimento di massa in grado di indirizzare i consumi e condizionare le decisioni dei governi. E speriamo che in questo nostro cammino Lorenzo continui a darci una mano con la sua sensibilità e la sua popolarità”.

Durante le tappe del Jova Beach Party il WWF, all’interno dello stand presidiato da un Panda gigante, ha proposto il Summer Plastic Quiz ad oltre 12.000 persone. I risultati, insieme ai dati raccolti a Linate, saranno razionalizzati e trattati con gli strumenti di una vera e propria ricerca demoscopica per capire come indirizzare la comunicazione ambientale.

Intanto possiamo anticipare che il pubblico del Jova Beach Party ha superato la sufficienza visto che ha dato una risposta corretta al 64% delle domande. La ‘bestia nera’ del Summer Plastic Quiz del WWF è stata la domanda «Quanti milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli Oceani?» a cui ha risposto correttamente solo il 19% degli utenti. La risposta esatta era 8 milioni di tonnellate. Altra domanda che ha messo in difficoltà gli utenti è stata quella: «La plastica viene prodotta a partire da sostanze sintetiche o sostanze naturali?». A questa domanda ha risposto correttamente solo il 31% degli intervistati. La risposta corretta era a partire da sostanze naturali visto che il petrolio è una sostanza naturale.

Invece la domanda a cui ha risposto positivamente la maggior parte degli intervistati (ben l’81%) è stata quella sulla quantità di plastica che ogni anno finisce nel Mediterraneo che, proprio secondo l’ultimo report del WWF pubblicato per l’ultima giornata mondiale degli oceani, è equivalente a 34 milabottigline al minuto.

Al Jova Beach Party il WWF ha dato anche un contributo importante in fase di preparazione del tour per tutelare e proteggere gli ecosistemi attraverso una serie di analisi, prescrizioni e consigli forniti a Trident per ridurre al massimo gli impatti sulle spiagge dei concerti. Per tutte le tappe, sono state valutate e segnalate eventuali criticità ambientali, in particolare riguardo alla presenza di habitat e specie protetti o particolarmente delicati (es. dune, tartaruga Caretta caretta, fratino, etc.), ma anche di aree protette nelle vicinanze del sito, utilizzando tutti i dati scientifici su specie di interesse disponibili in database specializzati o pubblicati in riviste nazionali o internazionali, oppure forniti da altri enti o associazioni, sconsigliando eventi nelle località più delicate. Su queste basi, è stato chiesto e ottenuto di spostare la tappa inizialmente prevista a Torre Flavia – Ladispoli (RM) per il rischio di impatto su coppie di fratino e su habitat dunali tutelati dall’omonima Riserva. Similmente, sono state escluse ulteriori tappe in litorali ad alto grado di naturalità. In ogni caso, è stato richiesto di adottate ogni misura che potesse minimizzare gli impatti (acustici, luminosi, di allestimento e calpestio, etc.) delle attività del villaggio. Per ben 7 tappe è stato chiesto ed ottenuto (anche laddove non era strettamente necessario) che si redigesse un accurato Studio di Impatto Ambientale, sottoposto a valutazione da parte degli organi competenti (tramite formale valutazione di incidenza, VINCA). In tutti i casi le attività hanno ricevuto il nulla osta, recependo le prescrizioni suggerite.

A vigilare sulle aree più delicate delle spiagge dei concerti hanno dato il proprio contributo anche le Guardie Volontarie del WWF (in tutte le tappe si sono alternate 60 guardie volontarie) che dalle dune di Lido degli Estensi alle aree di Roccella passando per Castelvolturno, Cerveteri e Viareggio sono state protagoniste di un accurato sistema di sorveglianza.

Vale la pena spendere qualche parola sulla tappa di Rimini, dove con ampio anticipo è stata segnalata la possibile presenza di coppie di fratino, confermata nelle settimane preconcerto con la presenza di una coppia poco più a sud dell’area di villaggio, e una seconda a diverse centinaia di metri più a sud. Per la loro tutela è stata identificata e delimitata un’area di oltre 2 ettari (20.000 metri quadrati) in cui è stato interdetto l’accesso al pubblico. Per tutta la durata del concerto, nonché per le principali fasi di allestimento (il giorno precedente) e disallestimento (il giorno successivo), la zona è stata sorvegliata da 8 volontari e da un coordinatore del settore Conservazione del WWF, con oltre 40 personedell’organizzazione del concerto costantemente a disposizione per bloccare eventuali accessi. Un adulto e due giovani della coppia limitrofa hanno frequentato in tutta tranquillità la zona durante il concerto, essendo il passaggio molto minore di quello che normalmente si registra durante qualunque giornata estiva. Anche un adulto e un giovane della coppia più a sud si sono spostati nell’area di tutela durante il concerto, chiaro segno della maggiore tranquillità della zona rispetto a quella circostanza. La notizia secondo cui un giovane fratino sarebbe scomparso a causa del concerto in realtà era una fake news. È infatti vero che dal giorno precedente al concerto non è più stato avvistato uno dei due giovani non ancora involato della coppia a sud, ma ciò è con tutta probabilità da imputarsi al fortissimo temporale che ha investito la zona il giorno prima del concerto e al conseguente lavoro di mezzi meccanici per gestire i canali di scolo delle acque reflue. Nessuna attività collegata al concerto è stata, infatti, effettuata nella zona utilizzata dalla coppia a sud.

Al Jova Beach Party il sistema della raccolta differenziata ha funzionato superando il 70%, una percentuale che è di molto sopra la media del risultato medio nazionale che dagli ultimi dati Ispra si attesta al 55,5% come media nazionale. Significa che gli appelli di Lorenzo e il gran lavoro fatto dall’organizzazione e da tutti i partners hanno avuto un esito molto positivo nell’indirizzare i comportamenti dei fan che si sono dimostrati attenti e civili. (Nota stampa)