Prima di lasciare Taranto, dalla Goletta Verde ormeggiata davanti al Castello Aragonese, Legambiente ha rilanciato l’appello a fermare la febbre del pianeta.
I prossimi anni saranno cruciali per fermare i cambiamenti climatici in atto. Per non superare la soglia critica di 1.5°C serve avviare da subito una profonda trasformazione di tutti i settori dell’economia europea dando così un importante contributo alla decarbonizzazione del pianeta.
Occorre accelerare la riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere il prima possibile l’obiettivo di zero emissioni nette. Va pianificata la cessazione dell’utilizzo delle fonti fossili e supportati gli interventi volti a favorire l’efficienza energetica, la diffusione delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni al di fuori del settore energetico.
E’ necessario adottare adeguate misure sociali ed economiche per accompagnare la transizione ad un’economia low-carbon, aumentare il supporto ai paesi in via di sviluppo nella mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, intensificare gli sforzi per promuovere l’economia circolare e l’efficienza nell’uso delle risorse.
La protezione della biodiversità e il risanamento degli ecosistemi sono elementi centrali nell’azione climatica: non bastano le parole, bisogna agire ora. (Nota stampa)
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