Ex Ilva, otto indagati per la morte di Massaro – Oggi ennesima tragedia sfiorata

TARANTO – Il siderurgico come un immenso campo di battaglia. Mentre si cerca di metabolizzare l’ultimo lutto (la morte del gruista Cosimo Massaro), oggi si registra un altro incidente che fortunatamente non si è trasformato in dramma.

Questa mattina è toccato al reparto magazzino spedizione a freddo (MAF) essere teatro dell’ennesimo episodio che ha messo a rischio la vita di altri operai. Denuncia l’Usb Taranto: “Il carroponte 5 ha perso pinza e bozzello che sono precipitati al suolo. Solo per una casualità non sono stati coinvolti lavoratori perché pochi minuti prima la stessa gru caricava i rotoli su un camion e successivamente si apprestava a liberare la linea. Aree, queste, interessate dalle attività dei lavoratori, quindi tragedia sfiorata”.

L’Usb ribadisce che “in queste condizioni gli impianti dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto vanno fermati. Non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie affinché possano svolgersi le normali attività dei lavoratori perché gli impianti versano in uno stato vetusto, fatiscente e non vengono sottoposti ad operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. La fabbrica che cade a pezzi va fermata altrimenti piangeremo altri morti”.

ArcelorMittal Italia informa con una nota che questa mattina nel reparto MAF “era in corso l’attività di spostamento coil mediante carroponte. Mentre si svolgevano le operazioni di discesa, il carico aumentava la sua velocità e quindi il gruista, nel tentativo di fermare la manovra, ha immediatamente inserito il comando di salita e quindi di emergenza. L’intero carico, data l’altezza limitata della caduta, si è adagiato al piano magazzino senza causare danni a persone e cose. Lo stesso rotolo non ha subito alcun danneggiamento. Sono in corso verifiche elettriche e meccaniche”.

E proprio oggi si è saputo che sono otto le persone indagate per omicidio colposo dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Taranto in relazione all’infortunio mortale avvenuto mercoledì pomeriggio al quarto sporgente del porto commerciale che ha coinvolto il povero Massaro (leggi qui). Il numero degli indagati potrebbe aumentare.