Taranto: la formazione e la tecnologia al servizio dell’impresa

La tecnologia al servizio dell’impresa per migliorarne le prestazioni e ottimizzare tutti i processi produttivi: è quanto è stato fatto con il progetto Rinnova, realizzato dal Formedil Cpt Taranto con il coinvolgimento di 40 dipendenti di due aziende, la Serveco e la Consea, operanti nel settore ambientale. I fondi per il progetto formativo sono stati messi a disposizione da Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale che finanzia la formazione delle aziende italiane. 

Il software utilizzato dai lavoratori in formazione si chiama Ge.R.A. – Gestione delle risorse umane e degli automezzi aziendali – e consente di gestire numerose operazioni relative a tutte le fasi dei processi produttivi: dalla elaborazione dei dati economico-amministrativi relativi a personale e veicoli alla pianificazione dei turni di servizio, dall’analisi dei costi alla rendicontazione. Durante l’attività formativa sono stati presi in considerazione i suggerimenti degli stessi lavoratori impegnati nel corso al fine di modellare le applicazioni del software alle reali necessità aziendali. Dunque, un piano di formazione basato sulla interazione docenti-corsisti e incentrato sulla sperimentazione sul campo.  

Nei giorni scorsi, nella sede di via Sorcinelli 21, si è tenuto il seminario conclusivo del progetto alla presenza di Fabio De Bartolomeo e Franco Pasanisi, rispettivamente presidente e direttore del Formedil Cpt Taranto, Amarildo Arzuffi direttore Area Formazione di Fondimpresa, Jennifer Avakjan docente del corso e Federico Villani, tecnico del settore Ambiente della Serveco. 

“Grazie alle risorse finanziarie messe a disposizione da Fondimpresa – ha detto Fabio De Bartolomeo – possiamo fare ottima formazione. Come sempre, noi del Formedil siamo al fianco delle imprese interessate ad accedere a questo tipo di percorso. Per le aziende, è utile ricordarlo, il costo da sostenere è davvero minimo ma il vantaggio è enorme sotto tutti i punti di vista”. 

E proprio sul versante della formazione, negli ultimi anni si è registrato un cambio di passo: “Dalla formazione considerata come un obbligo normativo, pensiamo per esempio ai corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che ovviamente bisogna continuare a fare – ha spiegato Franco Pasanisi – siamo passati alla formazione intesa come valore aggiunto che migliora sensibilmente la competitività delle imprese. Chi come noi opera in questo settore da tanti anni sa che si tratta di un cambiamento importante che non può essere sottovalutato”. 

Non a caso Fondimpresa sottopone tutti i progetti presentati per la richiesta di finanziamento al vaglio di un nucleo di valutazione piuttosto severo; in questo modo vengono finanziati solo i piani formativi capaci di soddisfare pienamente le reali esigenze aziendali: “Taranto si conferma un punto di riferimento sotto questo punto di vista – ha sottolineato Amarildo Arzuffi – perché, come nel caso del Formedil Cpt Taranto, riesce a garantire qualità della progettazione e un fattivo coinvolgimento dell’impresa nella definizione degli obiettivi da raggiungere con il corso”. 

Jennifer Avakjan e Federico Villani, supportati da Mimmo Fasciano del Formedil Cpt Taranto, hanno infine illustrato le fasi salienti dell’attività di formazione svolta.