Mottola rinnova la Passione in musica

Un evento particolarmente suggestivo, di profonda riflessione, accompagnato dalle inconfondibili note che scandiscono uno dei momenti più intensi dell’anno. La Confraternita del Carmine di Mottola muove un altro passo verso i Riti della Settimana Santa che, per tradizione, si confermano tra i più attesi del sud Italia. Spazio alle dolci e struggenti sinfonie eseguite durante la 36esima edizione del Concerto della Passione, che si terrà domenica 7 aprile alle ore 20:00 nella chiesa Maria SS.ma del Monte Carmelo a Mottola.

Si rinnova la sinergia tra la Confraternita guidata dal Priore Vito Greco e l’associazione musicale Umberto Montanaro-Città di Mottola, diretta dal M°Barbara Gigante. Il concerto prevede brani come “Tomba che chiudi in seno” del compianto maestro Franco Leuzzi, in occasione del trentennale della prima esecuzione, “Cristus” di P.Marincola, “A Berardino Lemma” di D.Latagliata, “Corona di spine” di A.Lamanna, “Grido di dolore” di A.Cardone, “Mamma” di L.Rizzola e il bis “De profundis”, sempre di Lamanna.

Una serata, presentata dalla giornalista Valeria D’Autilia, che vedrà anche l’intervento di Andrea Carbotti e che consolida il rapporto tra Mottola e i suoi riti. Un percorso musicale immersivo attraverso le melodie che accompagnano il lento cammino delle paranze nelle processioni del santo triduo. E anche per il 2019 l’intera comunità mottolese, e non solo, si prepara a vivere con grande partecipazione questo periodo dagli elevati toni emotivi.

Inoltre, per la quarta edizione, sarà assegnato il riconoscimento de “La Troccola d’Argento” a chi si è particolarmente distinto per il suo impegno a favore della società locale.

«Dopo un anno di intenso lavoro – commenta il Priore Vito Greco-  ecco che si riparte con la voglia di sempre e con l’obiettivo di promuovere i nostri antichi Riti. Durante il concerto della Passione ci concentreremo sull’esecuzione delle marce che ascolteremo dal giovedì al sabato santo e, grazie all’associazione Montanaro, vivremo sicuramente grandi emozioni».