“Una verifica urgente a livello locale: è ciò che abbiamo chiesto ed evidenziato, nella riunione del 30 gennaio scorso, come sindacato Uilm, in merito al processo di assunzione previsto dall’accordo del 6 settembre 2018 per i lavoratori dello stabilimento siderurgico di Taranto Arcelor Mittal (ex Ilva)”. Lo dice in una nota Antonio Talò, segretario generale provinciale Uilm Taranto.
“In particolare – si legge ancora – chiediamo una verifica sulla modalità di distribuzione dei numeri e delle unità lavorative, reparto per reparto, rispetto al piano industriale, che, ad oggi, è sconosciuto. Dall’azienda Arcelor Mittal aspettiamo pragmatismo, trasparenza ed attenzione ai dipendenti.
Le stesse trasparenza ed attenzione sono, secondo la Uilm, da rivolgere anche ai fornitori, al territorio e alle migliaia di disoccupati di Taranto e provincia. Assistiamo, invece, all’affidamento lavori ad aziende non del territorio, con l’aggravante che le stesse operano portando con loro anche dipendenti (come nell’esempio di Cimolai ed altri). Capiamo le leggi di mercato, ma riteniamo che non sia più ammissibile continuare con contratti multiservizio al limite della legalità e della dignità dei lavoratori.
E’ necessario intervenire su più fronti, a salvaguardia della trasparenza e del rispetto dei lavoratori, se veramente si vuole guardare concretamente al territorio e camminare in quel percorso di discontinuità, così come era stata proclamata”, conclude il sindacalista.
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