L’esposizione al piombo da piccoli provoca disturbi alla psiche in età adulta

Avere una esposizione al piombo durante l’infanzia può portare effetti negativi sulla salute mentale in età adulta. Più alti sono i livelli del metallo nel sangue di un ragazzo di 11 anni, più è probabile che mostri segni di malattia mentale e complessi tratti di personalità a 38.

E’ quanto emerge da uno studio della Duke University pubblicato su Jama Psychiatry. “Gli effetti del piombo possono durare per un periodo piuttosto lungo, in questo caso da tre a quattro decenni. L’esposizione al piombo di decenni fa potrebbe danneggiare la salute mentale delle persone che oggi hanno 40 o 50 anni”, ha detto Jonathan Schaefer, coautore dello studio.

A prendere parte alla ricerca sono state oltre 1.000 persone nate nel 1972 e nel 1973 a Dunedin, in Nuova Zelanda, in un momento in cui i livelli di piombo della benzina nella nazione erano tra i più alti del mondo. Sono stati studiati i livelli di piombo nel sangue e poi sono stati notati i disturbi psichiatrici maggiori a distanza di anni. I partecipanti allo studio con maggiore esposizione al piombo, inoltre, erano considerati più nevrotici e meno coscienziosi dei loro coetanei meno esposti.

La benzina di tutto il mondo, spiegano i ricercatori, è stata trattata con alti livelli di piombo dalla metà degli anni Sessanta fino alla fine degli anni Ottanta. Oggi le esposizioni a un elevato tasso di piombo sono più rare, e la maggior parte si riscontra nei bambini che vivono in edifici più vecchi con tubature e vernici con questo metallo. (Ansa)