Matera 2019: aperta fino al 20 febbraio la mostra Alchimia Archetipica

Una riflessione ancestrale su Matera, simbolica terra del pane, attraverso i linguaggi di tre giovani artisti delle Accademie d’Arte del Sud Italia. E’ la collettiva a cura di Simona Caramia: Alchimia Archetipica.

La mostra, ospitata fino al 20 febbraio nella sala mostre della Fondazione Sassi, presenta le opere di: Nicola Bevacqua, Maria Luigia Gioffrè e Tommaso Palaia. Ed è la terza delle 12 Windows, le dodici finestre aperte verso il futuro dell’arte nate da un’idea di Giancarlo Chielli con la direzione artistica di Francesca Arpino.

Alchimia Archetipica sarà inaugurata sabato 26 gennaio alle ore 18 alla Fondazione Sassi. Organizzata e promossa da Fondazione Sassi e la collettiva rientra nell’ambito del Festival La Terra del pane, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 in coproduzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, tema: Radici e Percorsi.

La mostra, a ingresso libero, è allestita nella Sala mostre della Fondazione Sassi in via San Giovanni Vecchio n.24/27 e resterà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 20 febbraio 2019. Si potrà visitare tutti i giorni dalle 10 – alle 13 e dalle 16 alle 19. Giorno di chiusura: lunedì.

Alchimia Archetipica sviluppa simboli ed elementi, sotto il vaglio della scienza alchemica, attraverso i lavori e le ricerche di tre giovani artisti.

Dalle “porte naturali” di Nicola Bevacqua, oggetti tangibili che provengono dalla terra e che ad essa ritornano: in una visione alchemica e proto-filosofica sono la metafora dell’ambivalenza di finito-infinito, quel confine tra il concreto e l’intangibile.

Al processo di liberazione spirituale di Maria Luigia Gioffrè, le cui azioni assumono connotati mistici, che vanno oltre il mero significato materiale, giungendo in un luogo interiore, in cui la mente liberata si riconcilia con il simbolico dell’inconscio.

Sino alle installazioni luminose di Tommaso Palaia, che fa della terra il luogo delle stratificazioni geologiche ed al contempo l’elemento alchemico sublunare – secondo la disposizione aristotelica -, dalla cui sovrapposizione si genera l’illusione del Tempo.

“Alchimia Archetipica è una narrazione a più voci, una speculazione induttiva che si muove dal particolare all’universale. – afferma la curatrice, Simona Caramia – il simbolico cede il passo all’archetipico, ponendo l’accento sull’elemento alchemico pregnante della città: la Terra a cui alludono varie interpretazioni etimologiche del nome stesso del capoluogo”.

Ad arricchire il programma del 26 gennaio, giorno dell’inaugurazione, ci saranno due flash mob in piazza Pascoli e una performance teatrale a cura di AMA – Accademia mediterranea dell’attore, in collaborazione con la Fondazione Sassi e l’Associazione la Casa delle Agriculture di Castiglione d’Otranto.

Progetto inserito nel programma “InPuglia365 – Cultura Natura Gusto”, la performance teatrale sul pane e le sue storie Pezzi di pane mette in scena un rito: cinque donne che compiono un misterioso rituale dando vita a una tradizione che attraversa dialetti e cucine diversi, quella delle pupe di pane.

Un rito che, ora come allora, si rinnova e ci racconta di donne forti che impastano per ore e vegliano il pane prima dell’uccata, l’infornata; mischiano la farina e le loro vite e attraversando la storia. La performance teatrale Pezzi di pane sarà portata in scena nella sala conferenze della Fondazione Sassi, alle 20 del 26 gennaio.

Le iniziative del 26 gennaio della Fondazione Sassi saranno precedute da due flash mob che si svolgeranno nella stessa giornata. Alle 11:30 e alle 17:30 in piazza Pascoli, le cinque attrici dello spettacolo, in costume di scena, faranno una breve performance con suoni e canti popolari sul tema del pane, anticipando alcuni contenuti dello spettacolo.