Al danno della Xylella, si è aggiunta la beffa del maltempo e la conseguente picchiata della produzione di olio d’oliva. «Lo scenario è desolante nel Tarantino – commenta Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto – come in tutta la Puglia. La produzione di olio d’oliva è calata dappertutto di percentuali consistenti, tra il 40 e il 50 per cento, con aree che registrano un calo anche maggiore, soprattutto se paragonato al meno 38 per cento del dato nazionale. La risalita del prezzo dell’extravergine nel mese di ottobre non può certo controbilanciare il dimezzamento della produzione e, quindi, i mancati introiti delle aziende olivicole».
Per Confagricoltura Taranto si tratta di una vera e propria “annata nera”, forse una delle peggiori degli ultimi anni. «La Puglia – spiega Lazzàro – è in particolare sofferenza, soffocata com’è nella morsa della Xylella, che ha ormai contagiato tre province e i cui effetti sulla produzione cominciano ad essere evidenti. L’intero settore rischia di finire in frantumi, perciò è necessario che le istituzioni, dal governo nazionale a quello regionale, mettano a punto misure urgenti di sostegno e strumenti di pianificazione, a partire dal Piano olivicolo Nazionale, in grado di rilanciare la produzione olivicola. La crisi dell’olio d’oliva – conclude Lazzàro – viaggia ad una velocità doppia rispetto alla capacità dei decisori politici di leggere la realtà: bisogna urgentemente cambiare passo, prima che la situazione diventi davvero irreparabile».
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