Ilva, Taranto Respira: quali i criteri adottati per i lavoratori da mettere in cassa integrazione?

Ilva operai sindacati

Quali i criteri che ha utilizzato Ilva per la scelta degli lavoratori da collocare in cassa integrazione? Comincia male il rapporto tra Mittal e città di Taranto.

Dalle prime notizie che circolano in rete, alcuni degli operai che negli scorsi anni si sono maggiormente impegnati nella lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori nell’acciaieria tarantina risultano essere stati inseriti nella lista della CIGS e messi a riposo dal 1 novembre.

Taranto Respira esprime solidarietà per i lavoratori che con una scelta unilaterale dell’azienda si ritroveranno in riposo forzato. Sarebbe utile conoscere i criteri che hanno portato l’azienda a fare le sue scelte e ci auspichiamo che tali criteri rispondano a quelli sindacali e che non siano stati in alcun modo violati diritti e tutele dei lavoratori.

Taranto Respira, seppur da sempre contraria alla presenza di Ilva nel territorio tarantino e favorevole ad un progetto di riconversione economica della città, si sente comunque vicina a quei lavoratori che evidentemente vivono con disagio il passaggio di gestione di Ilva.

L’industria a Taranto continua ad essere solo un business per pochi e una sofferenza sociale, sanitaria ed economica per tanti. Infatti, oltre al disagio per l’ingombrante presenza di una entità impattante ed inquinante sul territorio oltre ogni criterio di buon senso, Taranto deve pagare più di ogni altra realtà (Genova) i costi dei tagli all’occupazione, senza avere piano B di riserva.

Cominciano a manifestarsi gli effetti di una gestione della questione Ilva da parte del governo Lega-Cinque Stelle assolutamente scandalosa rispetto a quelle che erano state le promesse elettorali e le aspettative dei tarantini. Tutto ciò ci preoccupa e ci spinge ad ancora maggiori motivazioni per continuare la nostra lotta per la riconversione economica ed ecologica di una Taranto finalmente libera.

Taranto respira è vicina ai compagni di lotta ora messi a riposo dall’azienda con cui abbiamo condiviso negli ultimi anni ideali di cambiamento e una visione della città libera dalla grande industria.

Movimento civico “Taranto Respira”