Non guardiamo solo a metà. Oltre la sindrome c’è una persona intera

“Ancora oggi nell’immaginario comune si tende a leggere le persone con sindrome di Down solo attraverso la loro condizione genetica, e sono ancora comuni molti stereotipi: tutti molto affettuosi, amanti della musica, eterni bambini.

Ma le Persone con Sindrome di Down sono Giorgia, Alessio, Francesco, Mirko, Simona, Giulia, Valentina, Lucia… e tanti altri, persone che assomigliano ai loro genitori, con sentimenti, passioni e competenze diverse e con in comune UN CROMOSOMA IN PIU’.

Quest’anno con la campagna NON GUARDARMI SOLO A META’, l’Associazione Italiana Persone Down della sezione di Taranto e della provincia jonica torna a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà delle Persone con sindrome di Down attraverso la Giornata Nazionale del 14 ottobre, evidenziando che sicuramente le Persone con sD sono oggi più conosciute di un tempo, ma c’è ancora bisogno di maggiore conoscenza e così scoprire che molte cose sono cambiate; oggi le sfide maggiori riguardano non solo l’autonomia già dai primi anni di vita ma soprattutto la vita adulta.

Oltre il 60% di queste persone sono adulte e va data risposta al loro bisogno di affetti, di occupazione, di casa. La campagna NON GUARDARMI SOLO A META’ ha come obiettivo quello di invitare le persone ad andare al di là delle apparenze e dei pregiudizi, e di promuovere l’incontro e la conoscenza. Non si chiede di distogliere lo sguardo, ma anzi di guardare le persone integrandosi con loro per quello che sono e non per quello che sembrano”.

Dott. Nino Leone, Presidente dell’Associazione Italiana Persone Down – ONLUS Sezione di Taranto e della Prov. Jonica