L’Unione Sindacale di Base riporta di aver subito un attacco informatico per la vertenza Ilva. Il “data breach”, secondo quanto riporta un comunicato, è stato rivendicato su Twitter dal gruppo LulzSecITA e ha prodotto il furto e la divulgazione dell’elenco dei donatori alla Cassa di Resistenza Ilva, comprensivi degli importi donati. Dell’elenco delle persone che per le ultime elezioni RSU avevano compilato un form con richieste di chiarimenti, con email ed eventualmente telefono. E dell’elenco delle persone autorizzate a pubblicare sul sito Usb.it e ad accedere alle aree riservate, con email e password.
L’azione è stata accompagnata dalla diffusione di un delirante messaggio che accusa USB di essersi adoperata per arrivare a una positiva soluzione della vertenza Ilva. Usb, si legge, respinge la provocazione dell’anonima manolesta al servizio di strani interessi, riafferma la correttezza del proprio operato e conferma la linea di difesa dei lavoratori, degli sfruttati, degli ultimi che non possono nemmeno permettersi di giocare all’allegro hacker.
Usb ha dato mandato al proprio ufficio legale per presentare denuncia contro gli anonimi provocatori e per segnalare il data breach al Garante della Privacy, in adempimento al GDPR recentemente introdotto. USB sta anche provvedendo a informare tutte le persone coinvolte nel provocatorio attacco. L’Unione Sindacale di Base invita tutti i propri militanti alla massima vigilanza contro le provocazioni di ogni tipo e colore, promettendo che “nessuno fermerà la lotta”. (askanews)
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