TARANTO – Torna a farsi sentire l’on. Giancarlo Cito che si rivolge sia al vice premier Luigi Di Maio che al sindaco Rinaldo Melucci. Dice di scendere in campo “a sostegno delle 14 mila famiglie dei dipendenti Ilva, che ancora oggi, non conoscono il proprio destino lavorativo”.
Secondo Cito, “Di Maio non può permettersi di perdere altro tempo, sa bene che ormai il tempo sta scadendo e queste famiglie non possono rischiare di trovarsi senza un lavoro. Il nostro Sud è già colpito da un’enorme crisi economica, la chiusura dell’Ilva porterebbe Taranto ad una guerra civile, la così detta “guerra tra poveri”. Di Maio deve assumersi le sue responsabilità ed arrivare ad una conclusione. Tutela occupazionale e risanamento ambientale, di questo ha bisogno Taranto”.
Ed aggiunge l’ex sindaco: “Il mio appello è rivolto anche al primo cittadino, a lui il compito di difendere con tutte le sue forze i 14 mila dipendenti Ilva. Caro Melucci, Taranto in questi giorni è protagonista di numerosi atti vandalici, furti scippi e liti in strada da parte di stranieri. Sindaco le chiedo: dov’è la sicurezza e la tutela del cittadino? Quando io ero sindaco la città era vivibile, i cittadini mi potevano facilmente incontrare per le vie della città, tu dove sei? Ero il terzo sindaco più amato in Italia, giravo tutte le notti con una pattuglia dei Vigili Urbani e grazie alla collaborazione delle Forze dell’Ordine, Taranto era una città sicura. Sindaco fatti conoscere, Taranto è diventata una città invivibile”.
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