Ilva e metalli pesanti, Fiom Cgil: non esaustivi i dati sul biomonitoraggio

Ilva operai sindacati

Lo scorso 27 giugno, a seguito della richiesta effettuata dalla Fiom Cgil sulla necessità di acquisire la relazione inerente il biomonitoraggio dei metalli pesanti effettuato sui lavoratori Ilva, è stato consegnato alle organizzazioni sindacali il rapporto tecnico elaborato dal Prof. Soleo (leggi qui).

A seguito di una approfondita lettura del rapporto tecnico la Fiom Cgil ritiene non esaustivi i dati presentati.

“Il rapporto tecnico – viene spiegato in una nota  – non mostra in maniera puntuale i risultati rilevati dal biomonitoraggio ma si limita a fornire risultati e considerazioni generali omettendo di evidenziare eventuali differenze, anche in relazione ai fattori confondenti, ai vari reparti analizzati e ai risultati di dettaglio dei singoli metalli pesanti effettuato sui lavoratori monitorati, né si evidenzia una differenza sostanziale nella presentazione dei risultati tra i metalli pesanti considerati tossici e quelli inseriti nel gruppo I dallo IARC.

Mancano nello specifico le tabelle ed i grafici esplicativi dei risultati finali esposti nel rapporto tecnico, completi di tutti i parametri considerati e suddivisi per gruppi di studio analizzati, lavoratori potenzialmente esposti e gruppo di controllo, per fornire evidenza oggettiva dei risultati presentati.

Nella valutazione del BEI (indicatore biologico di esposizione) non è stato considerato se i lavoratori assorbono più metalli dell’atteso per la popolazione generale, il rapporto tecnico si limita infatti a precisare che i lavoratori hanno valori inferiori al limite soglia previsto per i lavoratori esposti e potenzialmente esposti.

Nella valutazione sull’arsenico sono stati invece rilevati 24 superamenti sia in relazione al BEI che di entrambi i valori di riferimento. Dalla relazione tecnica, seppur specificata la possibile relazione tra il consumo di alimenti che contengono composti arsenicali, non sono specificati altri elementi essenziali, quali il reparto di appartenenza.

Per quanto sopra esposto si ritiene insufficiente il rapporto tecnico consegnato alle organizzazioni sindacali al fine di verificare la reale esposizione dei lavoratori ai metalli pesanti. Si richiede pertanto una relazione esaustiva del biomonitoraggio effettuato sui lavoratori Ilva”.