Riceviamo e pubblichiamo una nota di Tuttamialacittà.
Martedì 19 Giugno il Governo ha convocato al Mi.Se di Roma associazioni, comitati e movimenti favorevoli al processo di chiusura, bonifica e riconversione del sito Ilva di Taranto.
Una apertura positiva rispetto al passato della gestione dell’ex ministro Calenda, ma avremmo preferito che il Ministro Luigi Di Maio avesse accettato la proposta di confrontarsi pubblicamente nella nostra città ascoltando con le proprie orecchie i danni industriali subiti dalla popolazione direttamente coinvolta, in un momento così delicato per la storia del nostro territorio e per questo gli rinnoviamo l’invito.
Al contrario in un paio di giorni ascolterà velocemente anche Sindaco, sindacati e futuri acquirenti nelle stanze romane. Auspichiamo che la fretta non sia cattiva consigliera rispetto al destino della città di Taranto, considerati i tempi molto ristretti della procedura di vendita iniziata dal vecchio Governo, i danni sanitari e ambientali in corso e le centinaia di milioni di euro che da tempo si stanno buttando affinché nulla cambi, se non il profitto di qualche banca creditrice.
sottolineiamo ancora una volta al Ministro e alle forze politiche tutte che l’unica grande opera utile al Paese è la bonifica di tutti i siti inquinati, come illustrato anche nel lavoro del Piano Taranto. Basta giochi sulla pelle delle tarantine e dei tarantini e di chi subisce i danni di un modello economico ingiusto e diseguale. Il tempo è scaduto. Taranto non concede seconde chance a nessuno”.
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