“L’approvazione in Consiglio regionale della mozione per la reintroduzione del Piano delle Aree, abrogato dallo Sblocca Italia, è sicuramente un primo passo in avanti per porre un freno alle ricorrenti attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi nei nostri mari, attraverso uno strumento di pianificazione che consente di avere un quadro degli effetti cumulativi delle attività petrolifere in corso. il presidente del consiglio regionale si faccia ora promotore di questa proposta nella Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni. Chiediamo, poi, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, di istituire un tavolo regionale istituzionale permanente sul mare e sulla blue economy”.
Così Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, all’indomani dell’approvazione del Consiglio regionale della Puglia della mozione del Movimento Cinque Stelle per reintrodurre il Piano delle Aree abrogato dallo Sblocca Italia.
“Ora è importante che anche altre Regioni italiane si mobilitino seguendo l’esempio della Puglia e che i parlamentari pugliesi diano un segnale forte attraverso una iniziativa di legge da presentare alle Camere che dica “stop” all’airgun come metodo di ricerca degli idrocarburi in mare. L’approvazione della mozione in consiglio regionale pugliese, quasi all’unanimità, dimostra che la battaglia per portare in Parlamento gli appelli della rete no triv non ha colore politico, ma un unico obiettivo: dire “basta” a questa insensata e dannosa corsa all’oro nero” conclude Tarantini.
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