Comunicati

Trivelle nell’Adriatico, Trevisi (M5S): “La ricerca del petrolio porterà solo rischi ambientali”

“Puntare sul petrolio nel 2018 è una scelta di politica energetica assolutamente sbagliata, che non tiene conto dei progressi nel campo dell’efficienza energetica e ci espone a grossissimi rischi ambientali”. È quanto dichiara il consigliere del M5S ed energy manager Antonio Trevisi in seguito alla sentenziano del Consiglio di Stato che dà il via libera alle trivellazioni  nel Mar Adriatico, in un’area che va dall’Emilia Romagna alla Puglia, con la tecnica dell’air gun.

“Nonostante anni di manifestazioni e osservazioni da parte dei cittadini – prosegue Trevisi – si continuano ad autorizzare prospezioni petrolifere con la tecnica dell’air gun, in cui si utilizzano spari fortissimi e continui ad aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. Spesso, però, questi spari causano lesioni ai pesci e, soprattutto, la perdita dell’udito e non sono pochi gli spiaggiamenti di cetacei e testuggini avvenuti negli ultimi anni”.

Secondo le serie storiche realizzate dal Ministero dello Sviluppo Economico il consumo nazionale di petrolio è diminuito negli anni, tornando ai livelli degli anni ‘60.

“Nei prossimi anni – continua Trevisi – ci si aspetta una ulteriore diminuzione della domanda globale di petrolio,  dovuta anche ad una rivoluzione nel mondo dei trasporti. È prevista una sempre maggiore diffusione delle auto elettriche, tanto che diverse case automobilistiche hanno già annunciato nei prossimi anni lo stop alla produzione di vetture alimentate a diesel, una condizione che contribuirà a rendere poco conveniente qualunque tipo di estrazione petrolifera in mare.

A questo va aggiunto che il petrolio presente in Italia è scadente in qualità e quantità, difficile da estrarre perché posto in profondità e saturo di impurità sulfuree che vanno eliminate il più vicino possibile ai punti estrattivi. Molte delle ditte che intendono trivellare sono straniere e con piccoli capitali sociali, e vengono in Italia  perché è facile avere i permessi.

Il petrolio d’Italia non porterà lavoro, e tantomeno risolverà i problemi del bilancio energetico nazionale, ma creerà rischi per l’ambiente. Un incidente avrebbe infatti conseguenze catastrofiche considerando che il Mediterraneo ha un ricambio di acqua minimo. Bisogna pertanto fermare questo scempio – conclude – perché si tratta di una speculazione figlia di una politica vecchia che non tiene conto della transizione energetica in atto”.

 

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Le auto usate più richieste dalle famiglie italiane

Cerchi un’auto usata che viaggi in silenzio e rispetti l’ambiente? Il mercato dell’usato oggi offre…

3 ore ago

BONUS OVER 60 2026: DAL 1° Gennaio ti annullano questa spesa, le tue tasche si riempiranno come mai prima d’ora

Perciò, tutti i cittadini che hanno compiuto sessant’anni a partire dal 1° gennaio potranno tranquillamente…

8 ore ago

EUROSPIN TI TIENE AL CALDO con 10 euro di spesa: altro che bollette shock, tieniti i soldi in tasca al calduccio di casa

Eurospin ancora una volta trova il modo per lasciare tutti senza parole e ti tiene…

21 ore ago

Non guardare Westworld finché non sai perché ti deluderà

Esiste una serie che pone un quesito amletico importante: “Che cosa significa essere vivi e…

1 giorno ago

Rinnovo patente, controlli su strada: dal 1° Novembre ti fermano e ti mandano dritti-dritti in Motorizzazione

Un’importante novità è in arrivo per milioni di automobilisti italiani: dal prossimo 1° novembre 2025,…

1 giorno ago

ROTATORIA IN STRADA, cambia tutto: ora se fai come credi, ti becchi 700 euro di multa

Occhi ben aperti quando si è alla guida, soprattutto in prossimità delle rotatorie. Le regole…

2 giorni ago