News

Eccesso di velocità: sentenza della Corte di Cassazione potrebbe rendere irregolari molti verbali

Una sentenza della Corte di Cassazione rischia di rendere irregolari -e quindi contestabili- molti verbali per eccesso di velocità. Il nodo è la mancata indicazione degli estremi del decreto del prefetto. Avete ricevuto a casa una multa per eccesso di velocità, presa su una strada urbana o extraurbana secondaria? Il verbale potrebbe essere nullo.

 La Corte di Cassazione (sentenza 26441 del 20 dicembre 2016) ha ribadito infatti che sul verbale, nei casi in cui l’infrazione sia stata commessa su una delle due tipologie di strade citate, va sempre indicato il decreto del prefetto. Quello che per legge autorizza le forze dell’ordine a effettuare controlli di velocità senza contestazione immediata su quella strada, e a quel preciso chilometraggio.

Ricordiamo che in caso di eccesso di velocità la contestazione può essere differita (cioè con verbale inviato a casa), solo se la violazione è avvenuta su autostrade o strade extraurbane principali. Per le strade extraurbane secondarie o urbane ad alto scorrimento è invece possibile solo a patto che il prefetto indichi con apposito decreto i tratti dove per specifiche ragioni di sicurezza le forze dell’ordine possono procedere a tali controlli senza contestazione immediata. 

Sabbia sulla strada: l’Anas deve risarcire i danni subiti dal motociclista

La Cassazione respinge il ricorso di Anas e conferma nel merito la sentenza di primo e secondo grado: un lungo tratto di strada ricoperto di sabbia e brecciolino non segnalato è passibile di condanna.

La vicenda risale al maggio 2001, nel Comune di Aiello Calabro: un motociclista è caduto in prossimità di una curva in un tratto di strada in salita, fatto sufficiente a dimostrare la non visibilità e l’imprevedibilità del pericolo, rappresentato dalla presenza sulla strada di brecciolino. La circostanza è stata accertata anche dall’autorità giudiziaria intervenuta sul luogo del sinistro, la quale ha anche confermato la presenza del terriccio per una notevole estensione sulla corsia di marcia del mezzo e non segnalata. In primo grado l’Anas è stata ritenuta responsabile e condannata al risarcimento di 28.575,27 euro. Decisione confermata in appello e anche in Cassazione: nessun dubbio per i giudici sul fatto che l’episodio sia stato provocato dalla presenza di materiale sulla sede stradale. 

A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)

 

Fabiana Di Cuia

Recent Posts

Italia 2.0 per quanto concerne il programma militare | Crosetto annuncia novità

L'Italia pensa alla modernizzazione militare. Crosetto scommette su carri armati e forze corazzate. Nuova strategia.…

1 mese ago

Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che…

1 mese ago

Svelato un segreto di famiglia: il manoscritto perduto della famiglia Shakespeare cambia tutto

Il segreto di Stratford. Esiste un manoscritto di cui si ignorava l'esistenza che riscrive la…

1 mese ago

“Grazie nonno!”: ADDIO BOLLO AUTO I Basta che abbia fatto 70 anni e ti cancellano la tua tassa seduta stante

Finalmente una bellissima notizia per gli italiani: potreste dire definitivamente addio al bollo auto… grazie…

1 mese ago

Halloween come evento ha proprio floppato | Quello del 2025 è stato pessimo

Halloween è stato da brividi al botteghino, ma non nel senso che pensate. E' stato…

1 mese ago

“Si riprenda la carta, non accettiamo più i bancomat”: ufficiale, dal 1 Novembre annullati i pagamenti con Carta

Ancora un’importante novità in campo finanziario: presta attenzione, perché potresti vederti rifiutare il bancomat al…

1 mese ago