Foto di L. Boccuni
“In merito alla foto diffusa via web, ILVA fa sapere che si tratta di vapore acqueo derivante dalle normali attività legate alla produzione. Il fenomeno é posto in risalto a causa della presenza delle luci notturne interne allo stabilimento e delle condizioni climatiche. Nella giornata di ieri infatti si sono registrate condizioni di bassa pressione metereologica oltre a fenomeni di abbondanti e continue piogge. ILVA sottolinea inoltre che tutte le attività vengono monitorate con la frequenza prevista dal piano di monitoraggio e controllo dell’AIA e i dati vengono regolarmente comunicati alle autorità competenti e agli enti di controllo”. E’ quanto si legge in una nota ufficiale dell’Ilva Spa in merito all’immagine diffusa ieri sui Social Network.
LA NOTA DEL COMUNE DI TARANTO
“In merito alle emissioni dello stabilimento Ilva di Taranto percepite e visibili dalla popolazione durante la notte tra il 21 e il 22 febbraio chiederemo una specifica verifica all’agenzia Arpa Puglia al fine di verificare i valori della rete di monitoraggio della qualità dell’aria posta sia all’interno che all’esterno dello stabilimento”. Così l’assessore e vice sindaco Rocco De Franchi.
“Inoltre – continua De Franchi – chiederemo la verifica dei valori rilevati dal piano di monitoraggio e controllo dello stabilimento per tutte le emissioni convogliate degli impianti in marcia. Anche le emissioni che verosimilmente sono conformate da vapori emessi dai vari impianti, e che da molti sono state fotografate, hanno delle specifiche da rispettare in termini di limiti emissivi, come ad esempio i vapori convogliati dalle torri di spegnimento delle cokerie. Verificheremo inoltre che durante questo evento, probabilmente anche accentuato da una particolare condizione meteorologica, non si siano verificate emissioni anomale come ad esempio quelle non convogliate e provenienti dall’area GRF”.
IL COMMENTO DI PERRINI
Di seguito le dichiarazioni di Renato Perrini, consigliere regionale Dit-NcI: “Leggo le parole del commissario Ilva Corrado Carrubba “I dati sulla qualità dell’aria dicono che siamo nei limiti di legge” e mi dico, sarcastico, “Fantastico, per lui è tutto ok”. Poi vedo la foto di ieri sera, diventata virale, che in queste ore circola su facebook, e aggiungo: “Continuate a prenderci solo per i fondelli”.
Un’immagine che fa male alla città, e che rappresenta pienamente le chiacchiere che ci stanno dicendo da anni. Quei fumi che provengono dal siderurgico, li respirano gli operai che lavorano nell’Ilva, e li respirano i residenti del quartiere Tamburi, nonché l’intera cittadinanza. Oltre a dover sopportare tanto veleno materiale, siamo costretti a sopportare anche le parole di chi dice di comprendere “le preoccupazioni e le sofferenze della città”, ma che ovviamente a Taranto non vive e quindi non sa delle polveri, non vede tutti i giorni i fumi, non sente gli odori nauseabondi, e quindi non può capire. Siamo stanchi, ci avete tolto persino la speranza, almeno abbiate da oggi il coraggio di tacere”.
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