Progeva: azienda leader nel Sud Italia, in prima linea contro i cambiamenti climatici

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Una realtà solida e in costante crescita, attenta all’ecologia e alla qualità delle sue produzioni. Negli anni, Progeva Srl ha conquistato nel Sud Italia, il ruolo di azienda leader nel settore del compostaggio.

Un’eccellenza ampiamente riconosciuta anche a livello nazionale. Non è un caso, infatti, che la dott.ssa Lella Miccolis, amministratore unico di Progeva Srl, sia diventata membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Italiano Compostatori.

Un riconoscimento di indubbio valore che assume grande rilevanza in un territorio come il Meridione, caratterizzato dalla scarsità di impianti di compostaggio ed, in particolare, di strutture in grado di garantire criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza, ambiti in cui Progeva Srl è sempre stata all’avanguardia.

DA SCARTO A RISORSA

Attraverso il recupero e la trasformazione degli scarti organici in compost, Progeva Srl offre un contributo significativo all’uso sostenibile delle risorse agricole ed ambientali.

L’utilizzo di compost nei terreni comporta, infatti, numerosi vantaggi: mantiene la fertilità, riduce l’impiego di fertilizzanti minerali (derivanti dal petrolio e provenienti da risorse non rinnovabili) diminuendo così la quantità di scarti organici da avviare a smaltimento in discarica o all’incenerimento.

“Risparmiare risorse a partire da ciò che esiste già”: è lo slogan scelto da Progeva Srl per contribuire alla crescita di una coscienza ambientale collettiva, capace di trasmettere a cittadini ed istituzioni la consapevolezza che una corretta gestione dei rifiuti organici produce benefici alla natura e all’economia. Ridurre la quantità di scarti organici da avviare a smaltimento significa reimmettere in circolo forze e risorse economiche a vantaggio dell’intera comunità.

Lo stabilimento di Laterza (Taranto), autorizzato al trattamento di frazioni organiche per la produzione di Ammendante Compostato Misto, è una sede strategica per servire i produttori di rifiuti (dagli enti locali alle aziende). Progeva Srl punta da sempre all’efficienza e al risparmio delle risorse.

Dal 2013 è certificata con Sistema integrato per la Qualità e l’Ambiente conforme alle norme UNI EN ISO 9001 (Qualità) e UNI EN ISO 14001 (Ambiente), a dimostrazione dell’impegno profuso per limitare l’impatto ambientale di processi, prodotti e servizi.

La Progeva Srl ha recentemente ottenuto un importantissimo riconoscimento pubblico europeo in campo ambientale: la registrazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme).

Tale certificazione viene rilasciata alle imprese che decidono, volontariamente, di sottoporre il proprio sistema di gestione ambientale ad una prima valutazione di conformità da parte di un verificatore accreditato, seguita da un accertamento operato dall’organismo competente nazionale per l’EMAS, il Comitato Ecolabel ed Ecoaudit, che si avvale del supporto tecnico di Enti che fanno capo al Ministero dell’Ambiente, ovvero l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) e le ARPA, Autorità Ambientali Regionali.

La Progeva Srl riceve dunque un importante riconoscimento pubblico a conferma della qualità delle perfomance ambientali d’impresa certificando di essere in possesso di tutti i requisiti utili a prevenire e controllare gli impatti ambientali delle sue produzioni e ad adottare sistemi procedurali rivolti al miglioramento costante delle proprie prestazioni ambientali, operando in assoluta trasparenza e in conformità alle prescrizioni della normativa di legge.

Inoltre, Progeva Srl ha sottoscritto la Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale – Confindustria per la Sostenibilità – tramite Confindustria Taranto.

LA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Nel 2013, Progeva Srl ha avviato anche un processo di certificazione per fornire un importante contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Ha aderito al programma nazionale per la valutazione dell’impronta ambientale partecipando al “Bando pubblico per il calcolo dell’impronta di carbonio nel ciclo di vita dei prodotti di largo consumo”, indetto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

La Carbon Footprint, o impronta di carbonio, è un indice con cui si misura il contributo che le attività umane producono sull’effetto serra (Greenhouse Effect). Espressa in tonnellate di Biossido di Carbonio equivalente (CO2 eq), la Carbon Footprint individua la CO2 eq emessa per la produzione di determinati beni e servizi durante l’intero ciclo di vita considerando fasi sia direttamente che indirettamente imputabili alla produzione del bene-servizio.

Con il supporto tecnico-scientifico della società Agreenment Srl, Spin-Off Accademico dell’Università degli Studi della Basilicata, Progeva Srl ha effettuato la “Valutazione del Ciclo di Vita” dei prodotti, dei processi e delle attività lungo l’intero ciclo di produzione del compost, dall’acquisizione delle materie prime fino all’esaurimento/smaltimento o fine vita (“dalla culla alla tomba”). Sono state individuate strategie di mitigazione e neutralizzazione degli impatti determinati.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL’UMIDO

L’impegno sul fronte della tutela ambientale di Progeva Srl si esprime in più ambiti, a cominciare dalla raccolta differenziata del rifiuto organico (umido e verde), il cui apporto è decisivo per raggiungere gli obiettivi normativi e di politica ambientale stabiliti a livello provinciale, regionale, statale e comunitario.

Va detto che negli ultimi 25 anni, l’Italia si è distinta a livello europeo e mondiale introducendo un sistema che permette il riciclo organico di 6 milioni di tonnellate all’anno.

La necessità di un nuovo approccio nei confronti dell’ambiente è attestata, nel nostro Paese, da un iter legislativo avviato a partire dall’approvazione del Decreto Legge 3 dicembre 2010, n.205 il quale ha stabilito che “La raccolta separata dei rifiuti organici deve essere effettuata con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-2002.”

Successivamente attraverso il Decreto Legge n.116/2014, la legislazione italiana ha sbloccato il sistema sanzionatorio già previsto dal 2012, stabilendo il divieto alla commercializzazione dei sacchetti di plastica monouso per l’asporto merci non biodegradabili e compostabili, anche se ceduti a titolo gratuito.

Tali disposizioni normative viaggiano nella direzione di voler sensibilmente e trasversalmente ridurre l’utilizzo delle plastiche convenzionali e ad oggi trovano integrazione nell’approvazione della legge 123 del 3 agosto 2017, che recepisce la Direttiva Europea 2015/720, attraverso l’introduzione dell’obbligo – a partire dal 1° gennaio 2018 – di utilizzare come imballaggio primario anche per gli alimenti sfusi sacchi leggeri e ultraleggeri biodegradabili e compostabili certificati secondo la norma UNI EN 13432.

Cosa comporta questa novità? I sacchetti usati per l’ortofrutta devono essere costituiti esclusivamente da materiale biodegradabile e compostabile, compatibile con il sistema impiantistico nazionale e con le modalità di raccolta diffusi sul territorio. Potranno essere utilizzati, quindi, per il contenimento dell’umido domestico.

LE CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE

Per supportare al meglio la raccolta differenziata dell’umido, Progeva Srl ha promosso insieme a Novamont Spa (azienda produttrice della bioplatica Mater Bi) una campagna di informazione su come scegliere in modo corretto sacchetti idonei al processo di compostaggio.

Quali rifiuti vanno nella raccolta dell’organico? Quali sacchetti si possono utilizzare e perché? Cosa significa compostabile? Le due aziende forniscono le loro risposte attraverso cinque video pubblicati online sul canale “Secondo Natura” e sul sito ufficiale di Progeva Srl.

L’obiettivo è chiaro: ridurre l’utilizzo di sacchetti usa e getta in polietilene, principali inquinanti del mare e tra i prodotti a più alto rischio di dispersione nell’ambiente. La campagna di sensibilizzazione spiega che è possibile proteggere la natura attraverso piccoli gesti che fanno davvero la “differenza”.

Progeva Srl sostiene con convinzione anche il progetto “COM.P.O.S.T. – comunicazione sui prodotti organici sostenibili per il territorio”, promosso da A.FO.RI.S. (impresa sociale operante nell’ambito della consulenza e della formazione in campo ambientale ed energetico).

L’iniziativa, della quale la Progeva Srl è partner, assieme al C.I.C., al Club Emas ed Ecolabel Puglia, al Consorzio Eden e all’Acquedotto Pugliese Spa, prevede l’attuazione di campagne di sensibilizzazione e informazione mirate alla valorizzazione della frazione organica dei rifiuti, realizzate attraverso l’attivazione e il monitoraggio di esperienze di compostaggio di comunità.

A SCUOLA CON PROGEVA

Dalla sua nascita, Progeva Srl ha sempre mostrato grande attenzione nei confronti del territorio e dei suoi abitanti. Un investimento nel sociale a 360 gradi che trova riscontro anche nel rapporto con i più giovani attraverso azioni pedagogiche volte ad insegnare un corretto approccio al tema dei rifiuti.

Da qui il coinvolgimento di bambini e giovani (dalla scuola materna all’università) in visite guidate e giornate di formazione che permettono di osservare da vicino il processo di trasformazione dei rifiuti organici in compost. Davanti ai loro occhi, gli scarti solitamente trattati come immondizia, si trasformano in una risorsa preziosa che favorisce la crescita delle piante.

IL BUON ESEMPIO

“Progeva Srl non è un’isola, ma è consapevole di essere inserita in un sistema economico e sociale nel quale è un nodo importante – si legge nel sito ufficiale dell’azienda – attraverso la ricerca e il lavoro di Progeva Srl è possibile promuovere comportamenti più sani nella produzione agroalimentare, preferendo l’agricoltura biologica e uno stile di vita più sano e sobrio”.

La politica intrapresa è quella del buon esempio, espressa con diverse azioni che si concretizzano anche all’interno dello stabilimento.

Progeva Srl ha installato nella propria sede un impianto solare termico per la produzione di acqua calda; negli uffici utilizza arredi e manufatti realizzati con materiali riciclati (così come la carta); per i sistemi di illuminazione interna ed esterna sta gradualmente passando al led; riclica le acque piovane, opportunamente trattate, utilizzandole nelle varie fasi del processo produttivo.

Per i gadget promozionali usa borse fatte con tessuti di scarto e penne in materiale biodegradabile oppure in ecoallene, ricavato dal riciclo dei cartoni per bevande. Insomma, nell’universo di Progeva Srl nulla viene lasciato al caso, in piena coerenza con la propria mission aziendale. Un approccio saggio e responsabile tipico del buon genitore, che ha reso l’azienda di Laterza un punto di riferimento su tutto il territorio nazionale.