ISDE Taranto: il 5 febbraio la Giornata Mondiale contro lo Spreco Alimentare

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Si chiude lunedì 5 febbraio, nella Giornata Mondiale contro lo spreco alimentare, il secondo anno di alternanza di ISDE Taranto con gli studenti del corso di chimica del Cabrini.

L’economia scellerata basata sulla crescita del PIL, riduce sempre di più le risorse naturali, aumenta le discriminazioni sociali e attenta alla salute del Pianeta e di tutti gli esseri viventi. Urge un cambio di paradigma. ISDE tra le sue mission annovera la sostenibilità sociale ed ambientale e la crescita qualitativa, in una parola la sobrietà. C’è bisogno di un nuovo Umanesimo, un modo diverso di concepire il lavoro, il tempo libero, la mobilità, i rapporti umani, i beni comuni, l’alimentazione, un nuovo modo di gestire le città, la politica.

Le leggi del mercato impongono di riempire gli scaffali fino al momento prima della chiusura, e così in Italia 13 mila quintali di pane ogni giorno finiscono dai supermercati nella spazzatura. Non si sprecano così soltanto cibo e acqua, ma anche sostanze chimiche, a volte nocive e solitamente climalteranti.

Gli studenti delle scuole superiori, nati negli anni con più zeri (2000), la cosiddetta generazione Z, hanno una grande responsabilità entro il 2030: perseguire il più possibile i 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, pena l’estinzione perfino degli esseri umani.

Noi di ISDE li sosterremo, informandoli dell’impronta ecologica dell’Italia, di Taranto, dell’impronta idrica e ambientale di ogni prodotto alimentare e non, perché possano sentirsi responsabili del compito che la nostra generazione non ha saputo degnamente svolgere.

Dopo i saluti della Dirigente dott.ssa A.M. Santarcangelo, la Presidente di ISDE Taranto la dott.ssa MG. Serra parlerà dei pesticidi ed il dottor F. Lincesso dell’uso sostenibile della bici; l’ing. F. Cangialosi relazionerà sulla chimica per il disinquinamento ambientale. Interessanti, per finire, le 4 letture degli studenti.

Toccherà a loro nel tempo, rendere “verde” l’industria chimica, necessaria certamente, minimizzando però le influenze dannose per la salute e per il clima e rendendola sostenibile in una prospettiva di Economia Circolare.

La transizione verso la sostenibilità ormai non è più un problema né concettuale né tecnico. E’ un problema di valori e di volontà politica.

Gianfranco Orbello medico ISDE