Un disegno di legge finalizzato a consentire l’accesso di motocicli elettrici in autostrada e nelle strade extra-urbane principali, ad esempio le tangenziali, è stato depositato in Senato nei giorni scorsi. Ne dà notizia Confindustria Ancma, associazione che riunisce i costruttori di due ruote, precisando che il provvedimento è firmato dal Senatore Vincenzo Gibiino, membro della Commissione Lavori Pubblici del Senato, e da altri 27 senatori appartenenti a diversi schieramenti parlamentari.
Si tratta – precisa in una nota – di un primo importante passo per fare chiarezza su un passaggio molto controverso del codice della strada: l’art. 175, infatti, nell’elencare le diverse categorie di veicoli che possono circolare sulle autostrade e sulle tangenziali, non fa riferimento ai motocicli ad alimentazione elettrica e, in questo modo, crea un vuoto legislativo che affida all’interpretazione delle forze dell’ordine l’eventuale decisione di sanzionare i conducenti di motocicli elettrici. Anche la copertura assicurativa in caso di incidente appare incerta.
L’Ancma ricorda che nel 2016 sono stati venduti 2.408 motoveicoli a trazione elettrica (ciclomotori, motocicli e quadricicli), corrispondenti all’1% del venduto totale. Pur trattandosi di un mercato di nicchia, è interessante osservare – precisa – come, sia in termini assoluti che in termini relativi, il peso dell’elettrico nel mercato dei motoveicoli risulti più rilevante rispetto al mercato auto: nel 2016, infatti, sono state vendute 1.403 auto elettriche, corrispondenti a meno dello 0,1% dell’immatricolato complessivo.
”Il tema della mobilità elettrica – dichiara Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma – è sempre più al centro del dibattito pubblico e appare come una delle principali direttrici che i produttori dovranno seguire, considerati gli obiettivi di riduzione del 30% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Appare quindi incomprensibile il silenzio del codice stradale sulle moto elettriche”.
Nella prossima legislatura, quindi, è necessario riportare all’attenzione del Parlamento misure importanti come la messa in sicurezza delle infrastrutture per le due ruote. Nel frattempo l’auspicio dell’Ancma è che l’attuale Parlamento approvi l’emendamento alla legge di bilancio, promosso già nel 2016, per consentire ai motociclisti di portare in detrazione fino a 2.000 euro per l’acquisto di capi tecnici protettivi.
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