Di seguito le dichiarazioni del consigliere regionale Renato Perrini.
Dare risposte ai tanti allevatori che chiedono la riconsegna del primo seno del mar piccolo, accelerando e monitorando lo stato delle bonifiche; velocizzare l’iter burocratico per l’assegnazione dei fondi alle aziende beneficiari così come pubblicato dal D.D 293 del 29.11.2017; accelerare l’uscita del nuovo bando per il 2018; valutare la possibilità di introdurre una speciale “tassa” sulla produzione annua dello stabilimento che consenta la creazione di uno speciale Fondo destinato al finanziamento della riqualificazione e riconversione del territorio e che sia direttamente proporzionale alle risorse utilizzate. E’ quanto ho chiesto in una interrogazione rivolta Al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e all’Assessore all’Attività Produttive, Michele Mazzarano, per rilanciare il comparto della mitilicoltura tarantina in attesa che i vari fondi stanziati per Taranto diventino operativi.
La pesca e la mitilicoltura rappresentano il vero motore di sviluppo della città di Taranto. Il settore ittico, indotto incluso, fa contare un volume d’affari di 30 milioni di euro all’anno e con 15 mila tonnellate di produzione. Purtroppo però nel solo mese di agosto 2017 i miticoltori tarantini sono stati ancora una volta messi in ginocchio da temperature record,40°C, con sovrapproduzione di cozze in uno spazio insufficiente e coltivazioni che vengono spostate da una parte all’altra. Cause che hanno portato alla moria dei mitili nel Secondo Seno del Mar Piccolo di Taranto. Le perdite stimate per il comparto mitilicoltura si attesta nell’ordine dei 15-20 milioni di euro. Ecco perché ho deciso di rivolgermi al presidente Emiliano e all’assessore Mazzarano, nella speranza che si possa concordare un sostegno concreto al comparto.
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