Featured

Wind Days, Legambiente: nessun impegno da parte dei Commissari Ilva

Oggi a Taranto è un Wind Day, l’ennesimo di una lunga serie che non avrà fine sino alla copertura dei parchi minerali ed alla realizzazione delle altre misure previste già dall’A.I.A. del 2012 per abbattere l’inquinamento prodotto dallo stabilimento siderurgico.

Oggi sono anche 40 giorni che la richiesta di Legambiente ai Commissari Straordinari Ilva di adottare con urgenza nuove misure di mitigazione – compreso l’abbassamento dei cumuli di minerale e il loro arretramento –  utili a ridurre il carico di polveri nocive che grava sulla città e in modo particolare sugli abitanti del quartiere Tamburi, sembra caduta nel vuoto.

Eppure la nostra richiesta faceva esplicito riferimento al contenuto del verbale della visita ispettiva effettuata lo scorso luglio dai tecnici di ISPRA e ARPA Puglia in area Parchi Minerali nel quale veniva rilevato che “la bagnatura non copre la sommità dei cumuli di materie prime stoccate”  e che  “ Al riguardo il gestore evidenzia che gli idranti visionati sono parte integrante della rete realizzata in ottemperanza alla prescrizione 11 dell’AlA 2012“.

Parole da cui appare lecito dedurre che la causa della parziale inefficacia di una delle misure di mitigazione previste per abbattere lo spolverio proveniente dai Parchi non sarebbe ascrivibile ad un malfunzionamento degli idranti, ma al semplice fatto che l’altezza dei cumuli è tale che  il getto degli idranti non è in grado di garantirne la bagnatura. Da qui la nostra proposta di riduzione dell’altezza dei cumuli, comunicata al Comune di Taranto durante l’incontro sui wind days svoltosi il 7 dicembre 2017 e avanzata ai Commissari Ilva il 9 dicembre dello scorso anno.

Peraltro nel Piano Ambientale adottato a settembre di quest’anno l’unica novità in merito è costituita dalla previsione di un limite massimo pari a 14,5 milioni di tonnellate/anno per la giacenza media annua dei parchi primari fino al completamento della relativa copertura: una misura positiva, ma insufficiente, che non tiene conto dei possibili picchi né detta misure relative all’altezza massima dei cumuli.

Per questo torniamo a chiedere l’incremento delle misure di mitigazione già adottate , quali la filmatura e la bagnatura dei cumuli, e l’adozione di ulteriori misure  quali l’abbassamento dei cumuli e il loro arretramento: misure ovviamente non risolutive, ma capaci di attenuare i rischi sanitari a carico della popolazione più esposta  incrementando il contributo posto a carico dell’azienda senza gravare ulteriormente sulla città.

Ai Commissari Straordinari Ilva chiediamo impegni concreti. Chiediamo che chiariscano l’efficienza e l’efficacia del sistema di bagnatura e di filmatura.  Chiediamo che dicano  alla città se è in questi 40 giorni è  stato fatto qualcosa o meno.

admin

Share
Published by
admin

Recent Posts

Cani, non lasciarli da soli nemmeno se vai a fare la spesa: adesso è considerato maltrattamento e ti becchi anche 150.000€ di multa

Arrivano novità importantissime per tutti gli italiani: questa volta, se lasci il tuo cane da…

2 ore ago

Ogni minorenne vale 3.600€, ma devi muoverti entro luglio | Il bonus non è automatico, ti serve presentare il foglio certificato

Importantissime novità per i genitori italiani: ogni figlio minorenne può valere fino a 3.600 €,…

9 ore ago

Tassa sulla spesa, dal 1° settembre paghi 189€ al mese o resti senza cibo | Subito dopo le ferie moriremo di fame

Incredibile ma vero: dal 1° settembre potresti davvero ritrovarti a pagare fino a 189 €…

19 ore ago

Università, non iscriverti a questa: è la peggiore in assoluto | Ti laurei qui e nessuno ti assume, nemmeno da Burger King

Nel caso in cui fossi impegnato nella scelta dell’università, ti conviene ponderare bene questa decisione,…

22 ore ago

ULTIM’ORA – Approvato il divieto di balneazione: dopo gli ultimi incidenti nessuno può più entrarci | 500€ di multa se provi a tuffarti anche se hai caldo

Pessime notizie per i bagnanti in vista dell’estate 2025: è stato approvato un nuovo divieto…

1 giorno ago

Insonnia estiva, è colpa di una cosa che fai dopo cena: il problema inizia 3 ore prima di dormire ma non te ne accorgi

Per molti di noi è tornata la tanto temuta insonnia estiva, tutta colpa di quella…

1 giorno ago