“Ilva, ancora degrado”. L’USB continua a denunciare lo stato “di abbandono e di mancanza di sicurezza in cui versa lo stabilimento di Taranto”.
“Questa mattina abbiamo fotografato il tetto del capannone CCO1 che, nonostante le nostre ripetute segnalazioni in questi anni, si presenta sempre più logoro e a rischio crollo – spiega Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’USB – anche in questo caso, evidentemente, si attende che qualcuno si faccia male, prima di intervenire”.
Solo ieri è stato segnalato l’ennesimo incidente grave e il crollo di alcuni morsetti che hanno sfiorato dei lavoratori.
“Non possiamo più accettare tutto questo. Noi continueremo a denunciare e a chiedere che alla sicurezza dei lavoratori venga riconosciuto il giusto valore e la giusta attenzione”, conclude Rizzo.
Secondo fonti aziendali, l’Ilva si era già attivata da tempo programmando delle attività. I lavori sulla tettoia del capannone CCO1 sono in corso da lunedì 8 gennaio. Le ditte incaricate – riferiscono le stesse fonti – sono impegnate in interventi di sostituzione e rifacimento della copertura in lamiera che dovrebbero concludersi nei prossimi giorni.
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